4° parte/ Street Poetry dagli inizi ad oggi

“La quarta parte della nostra Storia” di Daniela Leone

Negli articoli precedenti abbiamo parlato della nascita della poesia di strada, ci siamo soffermati sullo sviluppo di questa in Italia e abbiamo intervistato Ma Rea, street poet di Ferrara. In questo articolo, invece, tratteremo dei movimenti poetici urbani nei vari Paesi.

Forse il gruppo più noto è Acción Poética, nato a Monterrey, in Messico, per opera di Armando Alanis Pulido, nel 1996. La loro è un’azione relativamente semplice e si basa su versi e frasi, celebri o meno, scritti su muri dallo sfondo bianco con pittura nera accompagnati dal marchio “Acción Poética” in basso. Dal Messico questo movimento si è diffuso nel corso degli anni soprattutto in America del Sud, ma è arrivato anche in Europa e in Italia.
Tra i poeti di strada spicca Robert Montgomery, artista scozzese tra i più originali, fondatore della Guerrilla poetry, la poesia che fa riflettere e che vuole risvegliare quegli animi spesso assopiti dalla politica, dai mass-media e dalla società consumistica.

Montgomery, infatti, ricopre gli spazi destinati alla pubblicità con manifesti contenenti le sue poesie in carattere bianco su sfondo nero o, addirittura, su led luminosi che di sera creano un vero e proprio spettacolo visivo. Altre volte crea poesie infuocate (Fire Poems) parole su dei supporti a cui dà fuoco creando qualcosa di veramente suggestivo.

Tra le poetesse di strada troviamo l’israeliana Nitzan Mintz. Il suo stile ricalca quello di Accion Poetica, con versi scritti in ebraico o in inglese su muri bianchi con caratteri neri, ma riesce a creare installazioni particolari con assi di legno, plexiglas e materiali di riciclo.

Ancora in Gran Bretagna possiamo vedere le opere di David Marley, poeta ed ecologista. Il connubio creato tra poesia e natura è interessantissimo. I versi sono incisi sul legno o su tele poggiate su cavalletti sempre di legno. Il legame tra parola e natura lo troviamo anche nelle opere di Anna Garforth, designer londinese che si interessa anche di poesia. Da qualche anno crea un’istallazione tutta naturale chiamata Mossenger. Utilizzando, infatti, una mistura di yogurt e zucchero come collante ha fissato sui muri del muschio ricreando così lettere che formano i versi dell’amica e poeta Eleanor Stevens.

In Francia troviamo Nathalie Man, poetessa che riempie le strade di Parigi affiggendo grandi poster su cui sono state stampate le sue poesie.
In varie città del mondo agisce il collettivo cileno Casagrande. Questi artisti e poeti realizzano performance di poetry bombing: da un elicottero o da un aereo in volo vengono lanciate migliaia di fogli contenenti loro poesie o di autori del luogo in cui avviene la performance. Dopo Varsavia, Berlino e Londra, anche Milano lo scorso anno, in occasione dell’Expo, è stata “bombardata” da migliaia di poesie.
Questi sono solo alcuni dei poeti e dei movimenti di strada che agiscono nel mondo, ma bastano per rendersi conto che la poesia non è affatto morta e sepolta come vogliono farci credere.

Daniela Leone


BIO

Daniela Leone, giovane e appassionata scrittrice di poesia, scrive per una propria rivista letteraria, “L’Altrove”

L’Altrove è una rivista giovane e curiosa curata da due ragazze e che intende divulgare la cultura poetica. Potrete infatti conoscere lì gli eventi più vicini a voi, scoprire versi e pensieri di giovanissimi poeti e assaporare le poesie dei più grandi autori. L’Altrove ha un unico obiettivo: farvi riscoprire amanti e non semplici seguaci di una così grande arte.

https://laltrovepoet.wordpress.com/