Area Science Park protagonista del forum “AI e e 5G a Milano

Quali sono le connessioni tra intelligenza artificiale e genomica? Come si stanno evolvendo i modelli di business? Quanto vale il mercato delle tecnologie legate all’AI? E che ruolo hanno le startup nello sviluppo e nel consolidamento di questi nuovi strumenti a supporto della competitività aziendale? A queste domande si è cercato di rispondere oggi a Milano nella prestigiosa sede di Palazzo Mezzanotte durante il workshop organizzato da Area Science Park, ente nazionale di ricerca da oltre quarant’anni attivo nel mondo dell’innovazione a servizio delle imprese, e Le Fonti. Un’occasione per esplorare applicazioni e sinergie di un mondo, quello dell’intelligenza artificiale, che si stima abbia un valore di circa 85 milioni di euro (dato 2018): una vera e propria sfida per imprese e startup. Ad aprire la giornata un video di benvenuto del Presidente di Area Science Park, Sergio Paoletti che, per improrogabili impegni istituzionali, non ha potuto prendere parte all’evento. “Lavoriamo in sinergia con partner attivi su tutto il territorio nazionale per concretizzare la nostra missione di ente nazionale” ha sottolineato il Presidente, augurando a tutti un buon lavoro. “Mettere insieme ricerca teorica e e applicata è fondamentale, senza questa sinergia non si va avanti e il Ministero sta lavorando in questa direzione” sono state la parole di Luigi Fiorentino Capo Gabinetto del MIUR che ha poi sottolineato l’importanza per il nostro Paese di lavorare alla “Diffusione della cultura della valorizzazione delle idee”. Di innovazione, ricerca avanzata e dell’importanza di fare sistema a livello nazionale ha parlato Stefano Casaleggi, Direttore Generale di Area Science Park, nel suo speech introduttivo. “Oggi abbiamo a disposizione un’enorme mole di dati, prodotti ad altissima velocità e provenienti da fonti eterogenee” ha spiegato Casaleggi “Sono uno stimolo continuo sia per la scienza che per gli operatori di mercato, un vero e proprio granaio di informazioni. Ma la conoscenza che arriva dal mondo della scienza per produrre risultati deve essere portata al business con modelli interpretativi che sono la tipica declinazione dell’intelligenza artificiale. Un esempio concreto è la clinica, ma non è il solo”