L’ombra della camorra in Friuli e Veneto. Fermato il presidente di Ascom di Bibione Giuseppe Morsanuto. Arresti e perquisizioni per estorsioni agli ambulanti

E’ in corso dall’alba di oggi 15 settembre una vasta operazione con arresti in Friuli Venezia Giulia e in Veneto per estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione condotta da personale della Direzione Investigativa Antimafia e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Trieste hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi soggetti operanti nelle due regioni. L’attività è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste e si è avvalsa operativamente dei reparti territoriali della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonché dei militari dell’8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago presso i luoghi nella disponibilità delle persone indagate nelle province di Udine, Venezia e Pordenone. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di diversi episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, per avere costretto, con reiterate condotte intimidatorie, numerosi commercianti ambulanti friulani e veneti a non esercitare la propria attività imprenditoriale e per impedire il regolare svolgimento, a Bibione (Ve), della manifestazione fieristica estiva “I Giovedì del Lido del Sole”. Lo scopo era quello di riuscire ad ottenere un diretto controllo delle attività economiche e condizionare così il libero mercato e lo sviluppo economico e sociale della località turistica. Particolarmente significativi alcuni episodi in cui sono state organizzate spedizioni punitive con armi nei confronti di chi non sottostava alla egemonia imposta dal capo del gruppo criminale anche in altre manifestazioni fieristiche del litorale friulano-veneto. Man mano che passano le ore si delinea la portata dell’operazione che scoperchia una pentola fetida che probabilmente riguarda anche altri settori. La notizia che colpirà  di più è la presenza fra gli arrestati  di Giuseppe Morsanuto,  di San Michele al Tagliamento attuale presidente dell’Ascom di Bibione.  oltre al citato Morsanuto vi sono altri otto arrestati, tutti  provengono dalla Campania, ma sono residenti in località del  Nordest. Le perquisizioni stanno interessando non solo le abitazioni dei nove fermati ma anche  negozi e alcuni magazzini di proprietà o riconducibili agli indagati in varie località fra Veneto e Friuli.  Lignano, Latisana, Pordenone, Sesto al Reghena, Portogruaro e Bibione.  Come già accennato l’obiettivo mafioso della banda criminale passava attraverso  condotte intimidatorie a danno di commercianti al fine, dopo acquisizioni forzate,  di ottenere un diretto controllo delle attività commerciali e condizionare così il libero mercato creando un sistema Bibione. Per realizzare il “progetto”  il gruppo di commercianti alcuni dei quai in odore di camorra  non avrebbe esitato a minacciare gli altri ambulanti.