Bofrost: fatturato 156,4 milioni nel I semestre, +36,2% in 2 anni Italiani, complice il lock down, conquistati dalla spesa alimentare a domicilio

Come in ogni catastrofe, umana o naturale, guerra o pandemia, c’è chi perde e chi guadagna. E’ il caso della pandemia che fra gli effetti ha certamente messo in difficoltà interi comparti economici ma ne ha favoriti altri. Ovviamente merito a chi ha saputo approfittare del momento favorevole. E’ il caso della Bofrost  che grazie al fatto che la spesa alimentare a domicilio è entrata stabilmente nelle abitudini degli italiani ha aumentato e di non poco il proprio fatturato +36,2% in 2 anni Italiani.  Risultati che l’azienda, leader della vendita a domicilio di specialità alimentari surgelate e fresche, ha presentato durante il meeting di metà anno commerciale, tenutosi a FICO Eataly World il 16 e 17 settembre scorsi: nel primo semestre (marzo-agosto 2021) Bofrost ha realizzato un fatturato di 156,4 milioni di euro, sinonimo di una crescita appunto del 36,2% in due anni.  «Il confronto più significativo è ovviamente quello con il 2019 – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin – perché il 2020 è stato un anno fuori dall’ordinario, in cui milioni di italiani hanno acquistato per la prima volta alimentari a domicilio e le persone di Bofrost hanno fatto un lavoro incredibile nel servire i consumatori in tutto il Paese. Con il graduale ritorno alla normalità ci saremmo aspettati una flessione, invece abbiamo realizzato un risultato in linea con quello del 2020. E la grande crescita riscontrata rispetto ai livelli pre-pandemia ci conferma che abbiamo conquistato e consolidato una nuova e ingente quota di clienti, tra l’altro più giovani, urbani e digitali».  Infatti, sempre facendo un confronto con i dati pre-pandemia, nel I semestre 2021 Bofrost ha aumentato il fatturato in tutti i canali: tradizionale, telemarketing e internet, quest’ultimo protagonista di una crescita record (+281,2% rispetto al 2019).  Tra la sede di San Vito al Tagliamento (PN) e le 56 filiali in tutta Italia lavorano 2.400 persone e, proprio per supportare la forte crescita su tutto il territorio nazionale, l’azienda ha effettuato, tra marzo e agosto, 322 nuovi inserimenti. Le strutture e il parco automezzi sono stati potenziati e adeguati per consegnare, oltre ai surgelati, anche prodotti freschi e a temperatura ambiente. «La scelta – commenta sempre Tesolin – è stata quella di investire a lungo termine per rispondere sempre meglio alle esigenze dei consumatori». In questi mesi Bofrost ha infatti sviluppato nuovi servizi digitali per la clientela (tra cui pagamenti e buoni pasto elettronici, blockchain per il tracciamento della filiera, app per i dispositivi mobili) e ne sta realizzando di nuovi per raggiungere un pubblico sempre più smart, con una particolare attenzione a una fascia giovane e metropolitana».