Carenza infermieri in Fvg. Proposte dei Cittadini, Simona Liguori: «Depositata una mozione con alcune possibili soluzioni»

All’appello dell’Assessore regionale Riccardi per trovare una soluzione alla carenza di infermieri in Friuli Venezia Giulia risponde il gruppo regionale dei Cittadini. E lo fa ancora una volta in maniera propositiva. Facendo tesoro di quanto ascoltato direttamente dai professionisti del settore in un confronto aperto e costruttivo tenutosi a metà gennaio scorso nella sede della Regione a Udine e alla luce della delibera di Giunta per l’assunzione in deroga con impiego temporaneo di professionisti con titolo non riconosciuto da Ministero della Salute, la consigliera Simona Liguori ha depositato una mozione con alcune possibili soluzioni al problema. Il documento propone: forme di incentivazione economica regionale per valorizzare il personale infermieristico; di adoperarsi presso la Conferenza Stato-Regioni per individuare soluzioni volte a delineare un piano di assunzioni strutturato e a prevedere un adeguato aumento dello stipendio del personale infermieristico; di esortare il Governo a considerare il superamento del vincolo di esclusività per la professione infermieristica; di rappresentare al Governo la necessità di individuare gli strumenti utili a valorizzare la figura professionale dell’infermiere anche nell’ambito della didattica universitaria per permettere una crescita dal punto di vista professionale e di carriera. «Risulta condivisibile – ha aggiunto Liguori – la richiesta avanzata all’Assessore Riccardi dai presidenti degli ordini professionali infermieristici (OPI) di “un tavolo permanente di sviluppo e di implementazione di nuovi modelli assistenziali, fra Regione e Ordini professionali che, partendo proprio dai 10.000 infermieri del FVG possa garantire l’apporto necessario degli stessi nella garanzia e nella tutela dei bisogni di salute della popolazione senza ricorrere a colleghi stranieri di cui non abbiamo nessuna garanzia di reale utilizzo”. Tra le ipotesi su cui ragionare – ha concluso Liguori – potrebbe esserci anche quella di aprire a infermieri di secondo e terzo anno assunzioni a tempo determinato magari con punteggi utili per un’assunzione futura al termine del percorso di formazione. Servono progressioni orizzontali che in ASUFC (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), per esempio, sono da tempo ferme al palo».