Cinema e sostenibilità, al via il 29° FilmForum internazionale dell’Ateneo di Udine

È dedicata alla sostenibilità nell’audiovisivo la 29 esima edizione di “FilmForum –International Film and Media Studies Conference”, l’appuntamento annuale con il cinema organizzato dall’Università di Udine dal 2 al 4 novembre. L’approccio sostenibile ha già iniziato infatti a rimodellare produzione, circolazione e preservazione dei media audiovisivi e anche l’agenda di professionisti e studiosi. La manifestazione prevede momenti intensivi di formazione avanzata, proiezioni, elaborazione della ricerca e disseminazione degli studi. Parteciperanno studiosi, ricercatori, curatori, artisti e studenti di dottorato e magistrali provenienti da una ventina di atenei e centri di ricerca di tutto il mondo. Il programma completo e maggiori informazioni sugli eventi sono disponibili sul sito https://filmforumfestival.it/ e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/fimforumfestival/.

L’evento, intitolato “The (Un)bearable Lightness of Media. Critical Approaches to “Sustainability” in Film and Audiovisual Production, Circulation and Preservation”, è organizzato dal dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium) dell’Ateneo friulano con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. Collaborano alla sua realizzazione il Palazzo del Cinema – Hiša Filma di Gorizia, i laboratori La Camera Ottica, Film and Video Restoration e Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine

FilmForum green  

In linea con il tema scelto, con le buone pratiche promosse dall’Università di Udine in tema di sostenibilità, nell’organizzare e produrre il convegno sono state operate scelte volte a minimizzare quanto più possibile l’impatto dell’evento sull’ambiente. Ad esempio, programmi, manifesti e locandine sono stati stampati su carta riciclata certificata; è stato ridotto al minimo l’impiego di plastica monouso cercando soluzioni alternative più eco-friendly; gli scambi e le giacenze di dati in digitale nel back-end della manifestazione sono stati limitati il più possibile; per gli spostamenti i relatori sono stati incoraggiati a far uso del treno e/o dell’app di carpooling dell’Ateneo.

Il convegno  

FilmForum si apriràmercoledì 2 novembre, alle 17, nella sala Gusmani di Palazzo Antonini a Udine (via Petracco 8). Apriranno i lavori i saluti del rettore Roberto Pinton e della direttrice del dipartimento Linda Borean. Il convegno si articolerà in panel, sessioni plenarie e proiezioni. Tra gli interventi, nella giornata inaugurale, Hunter Vaughan (University of Cambridge) parlerà dell’impatto ambientale di tecnologie e infrastrutture mediali. Giovedì 3 novembre, alle 9.15, Melody Jue (University of California, Santa Barbara) esplorerà invece come le alghe marine offrano preziose prospettive sulla sostenibilità (come propone nel volume Wild Blue Media: Thinking Through Seawater). L’ultima giornata, venerdì 4 alle 9.15, sarà aperta dalla relazione di Pietari Kääpä (University of Warwick) che interverrà su protocolli e pratiche di produzione ecosostenibili nonché sulla messa in forma di messaggi legati all’ambiente nei media audiovisivi.

Le proiezioni

Nella sua tradizione di evento aperto alla cittadinanza, FilmForum propone mercoledì 2 e giovedì 3 novembre, alle 20.30, le proiezioni, a ingresso gratuito, di due documentari di interesse scientifico e culturale al cinema Visionario (via Asquini 33, Udine). La prima sera, Carbon: The Unauthorised Biography (2022, di Daniella Ortega e Niobe Thompson), film vincitore di CinemaAmbiente 2022, proiettato in collaborazione con il Trieste Science + Fiction Festival. La seconda sera, Les Glaneurs et la Glaneuse (2000, di Agnès Varda), annoverato tra i migliori documentari del XXI secolo. Le proiezioni saranno introdotte da ricercatori esperti di cinema ed ecosostenibilità.

I premi

Il 3 novembre, prima della proiezione al Visionario, sarà conferito il Premio Limina, l’annuale riconoscimento internazionale alla ricerca accademica in campo cinematografico. In particolare, i migliori libri di cinema italiani, internazionali e le migliori traduzioni in lingua italiana. Il premio viene dato in collaborazione con la Consulta universitaria di cinema (Cuc) e la rivista internazionale “Cinéma&Cie” ed è sostenuto dall’azienda “Livio Felluga”.