Consiglio di quartiere n. 8 “Laipacco S. Gottardo”. Proteste per la sala inidonea

Spett. Redazione: Con il presente comunicato volevo ragguagliarvi sugli sviluppi dopo la mia mail, (mail Galanda), relativa alla seduta del Consiglio di quartiere n. 8 “Laipacco S. Gottardo” previsto per ieri sera alle ore 20 presso la sala circoscrizionale di via Cividale 337, al secondo piano.

La mia mail/PEC non è stata minimamente presa in considerazione né dal Sindaco Fontanini né da altri; il sindaco, tra l’altro in violazione di regolamento, da mesi si ostina a non inserirmi nel Consiglio di Quartiere, pur essendo io l’unica persona rimasta disponibile nella lista d’attesa formale pubblicata sul sito del Comune di Udine, posto che però è stato offerto ad almeno altre due persone del luogo, un uomo e una donna, per quello che mi è dato sapere, che hanno rifiutato.

Nella mia mail/PEC avevo preventivato alla Presidente, al Sindaco, agli assessori Falcone e Ciani, al comandante della Polizia Locale e ad altri soggetti, che era prevista la partecipazione di persone del pubblico che avrebbe portato il totale dei partecipanti a oltre i 10 soggetti previsti dalla normativa per la capienza della sala.  Sala quindi inidonea per queste riunioni, come ho scritto nella precedente. Erano infatti presenti alcuni membri del Comitato Spontaneo Periferie con il loro Presidente, oltre a me e ad altre persone. Niente da fare, al suo arrivo la presidente del Consiglio di Quartiere, Miriam di Vico, è “caduta dal pero” (nonostante i pregressi intercorsi per le medesime motivazioni nel medesimo luogo e la mia mail esplicativa) dicendo che il numero di noi che eccedeva le 10 unità non sarebbe potuto entrare. Dopo una breve discussione e la minaccia della presidente di chiamare le forze dell’ordine, cosa che hanno fatto i cittadini esclusi, tramite il presidente del comitato spontaneo. Mentre il consiglio del quartiere entrava per la seduta (una parte in presenza e una parte online, cosa mai successa), la presidente apponeva all’esterno un biglietto fatto al momento con scritto: “avviso ai cittadini: per la normativa anticovid chi volesse partecipare al consiglio di quartiere vi può accedere con il link ekd-tdto-nue (firmato) consiglio di quartiere 8”. All’arrivo della polizia locale abbiamo esposto la questione, specificando che in base al regolamento “le sedute sono pubbliche” e l’amministrazione “garantisce l’attività fornendo una sede idonea” e fornendo i documenti dei presenti e la documentazione a comprova di quanto affermato. Attendiamo quindi la rimozione della Presidente per il suo comportamento inadeguato e irrispettoso dei cittadini e il ripristino del numero di 9 consiglieri, carente in questo come in altri Consigli di Quartiere. Claudia Gallanda