Consorzio Culturale del Monfalconese: la valorizzazione del pittore Pino Furlan ora coinvolge anche la comunità

Il Consorzio Culturale del Monfalconese e il Comune di Ronchi dei Legionari proseguiranno nel 2021 l’opera di valorizzazione del pittore ronchese Pino Furlan, avviata lo scorso anno con una serie di incontri e una mostra in occasione del centenario della nascita. Tra le iniziative in programma una serie di percorsi espositivi e di studio, tra ottobre e novembre, che il CCM vorrebbe implementare grazie all’adesione di prestatori privati interessati a condividere le opere di Pino Furlan ed eventualmente anche i loro ricordi, per farli confluire nell’Archivio della Memoria dell’Ecomuseo Territori del Consorzio culturale. I possessori di opere del pittore scomparso nel 1987, oltre a chi volesse raccontare i propri ricordi, possono contattare il CCM al numero 0481474298 o alla mail info@territori.it entro la fine di giugno in modo da consentire gli allestimenti espositivi previsti per l’autunno. Per il CCM e il Comune di Ronchi dei Legionari l’obiettivo rimane quello di “restituire” agli studiosi e agli amanti dell’arte regionale un artista di livello che in vita non volle mai autopromuoversi e che si isolò nella “sua” Ronchi accogliendo nel suo atelier solamente i suoi amici artisti (tra i quali devono essere annoverati anche Gigi Castellan, Ignazio Doliach, Leopoldo de Gironcoli, Sergio Altieri e un giovane Giorgio Valvassori). “Questo è un importante progetto che costituisce un’ulteriore attività culturale dell’ente finalizzata alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale locale con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni il sapere dell’arte tra conoscenza e cultura”, sottolinea l’assessore alla Cultura di Ronchi dei Legionari, e presidente dell’assemblea del CCM, Mauro Benvenuto.

Il progetto di valorizzazione

Il progetto di valorizzazione, curato da Luca Geroni e Marina Dorsi, dopo le iniziative realizzate nel 2020 centenario dalla nascita (incontri nell’auditorium di Ronchi dei Legionari e on line per ricordare l’artista e una piccola mostra in Villa Vicentini Miniussi, sede del CCM sempre a Ronchi), proseguirà nel corso di questo anno. Lo farà con una serie di eventi e attività a ottobre e novembre, a partire dall’allestimento di percorsi espositivi nella Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo, nel Museo della Cantieristica (MuCa) di Monfalcone e in Villa Vicentini Miniussi. Vi saranno collegati degli incontri e delle visite guidate. Grazie ai contatti con il Liceo artistico Max Fabiani di Gorizia e le scuole sul territorio, si stanno progettando delle attività didattiche negli istituti con laboratori suddivisi per fasce d’età, per gli studenti che, accompagnati da un esperto, potranno ampliare le loro conoscenze anche tramite il principio del “learning by doing”. Infine è prevista la realizzazione di un catalogo ragionato delle opere dell’autore.

Le opere

La collezione più corposa relativa al pittore ronchese è stata acquistata dal Comune di Ronchi ed è composta da 70 quadri, che vanno dal 1951 al 1985. Si tratta di opere provenienti direttamente dalla casa dell’artista, illustrando la produzione artistica degli anni Settanta e Ottanta. L’insieme di dipinti è particolarmente importante, perché permette di comprendere il percorso evolutivo dell’artista dai suoi esordi neorealistici e analitici fino agli ultimi lavori astratti e sintetici in cui il colore assume un ruolo di protagonista assoluto. Molte opere sono però presenti sul territorio grazie alle numerose donazioni a privati da parte del pittore, a piccoli collezionisti e ai numerosi amici artisti. Proprio in virtù delle amicizie dell’artista e della forte attività culturale sul territorio si intende verificare la presenza di documenti, fotografie, altre opere che arricchiscano la proposta di valorizzazione. Si prevede quindi una fase di studio, ricerca, catalogazione delle opere, iniziata già nel corso del 2020, e che proseguirà nel 2021.

Il CCM e l’arte isontina

Il CCM dalla fine degli anni Settanta supporta Comuni ed enti del territorio tramite la ricerca, la raccolta e la conservazione dei documenti relativi alla storia, all’arte e alla cultura locale, come risulta dalle sue finalità istituzionali. A gennaio del 2020, nella sua sede, il Consorzio Culturale ha aperto, con la partecipazione di numerosi partner, tra cui Erpac, Università di Udine, MAB, Soprintendenza archivistica, una stagione di studi sull’arte del Novecento nel territorio isontino con il convegno “Le carte dell’Artista. Prospettive di ricerca e valorizzazione degli archivi artistici dell’isontino”. A breve è prevista l’uscita degli atti del convegno in versione digitale, curati da Marina Dorsi e Luca Geroni. L’appuntamento diede l’occasione di parlare del cenacolo di artisti presenti sul territorio del Monfalconese negli anni Cinquanta del Novecento e tra cui spiccano figure come quelle di Armando Depetris, Aristide Marcozzi, Silvano Del Missier, Sergio Miniussi e Pino Furlan. A fare da punto di riferimento tra questi artisti il critico Bruno Punter di cui il Consorzio detiene l’archivio documentario.