Consorzio Culturale del Monfalconese, volontà di realizzare il nuovo Centro archivio del patrimonio librario, storico, artistico dell’ente

Il Consorzio Culturale del Monfalconese andrà a ricercare la struttura da destinare a nuovo Centro di gestione bibliotecaria e conservazione del proprio patrimonio storico, artistico e documentario attraverso una procedura negoziata con i suoi enti consorziati.

E’ quanto ha deciso mercoledì sera l’assemblea consortile con i voti favorevoli dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Fogliano Redipuglia e San Pier d’Isonzo. Si sono astenuti invece i Comuni di Staranzano, Turriaco e Sagrado, come pure il presidente del Consorzio di bonifica della pianura isontina, Enzo Lorenzon, che, condividendo il percorso tracciato dal Cda del CCM, ha precisato la natura “etica” della sua posizione, avendo l’ente offerto in queste settimane in vendita una sua proprietà nel centro di Ronchi dei Legionari, a poca distanza dalla sede del CCM. La proposta si affianca, quindi, a quella avanzata a gennaio dal Comune di Monfalcone per la cessione di una porzione dell’ex Albergo impiegati.

Esaurita la procedura di manifestazione di interesse, come approvato dall’assemblea nella riunione del 25 gennaio, acquisito il parere legale dell’avvocato e docente universitario Andrea Crismani, all’assemblea è stato proposto mercoledì di imboccare la strada della procedura negoziata con gli enti consorziati, fissando una serie di criteri cui le offerte dovranno attenersi. Il Comune di Monfalcone, il Consorzio di bonifica ed eventuali altri Comuni consorziati che avessero disponibilità di un immobile da vendere al CCM avranno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione della delibera per presentare una proposta di vendita “chiavi in mano”. Vale a dire corredata da proposta illustrativa, cronoprogramma degli interventi da realizzare per la riconversione in Centro di gestione bibliotecaria e di conservazione del patrimonio e quadro economico dell’opera che, in base ai criteri indicati, non dovrà superare il tetto del milione 400 mila euro ottenuto dall’ente dalla Regione per dotarsi della nuova struttura. Il CCM ha posto invece come limite temporale per la realizzazione dell’intervento quello del 31 dicembre del 2022.

“Le proposte, che dovranno in ogni caso rispondere ai requisiti e all’esame della Soprintendenza archivistica, parte del resto del Comitato scientifico di cui ci siamo dotati – ha affermato il presidente dell’assemblea nel corso della riunione, l’assessore alla Cultura di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto -, saranno poi soggette appunto a una procedura negoziata e quindi a un dialogo diretto con i proponenti, che ci garantirà una certa flessibilità”. Da parte dell’assemblea nel suo insieme è stata sottolineata l’esigenza di procedere con velocità all’individuazione dell’immobile e all’avvio dell’operazione, indispensabile per fornire una sede adeguata al patrimonio, librario e non, conservato ora nella sede di Villa Vicentini Miniussi e in un magazzino locato a Monfalcone. “L’obiettivo è appunto quello di mettere in sicurezza il patrimonio del CCM e quello dei Comuni consorziati che ne avessero la necessità e non è mai cambiato in questi ultimi due anni”, ha ricordato il presidente del Consorzio culturale, Davide Iannis.

Il Consorzio di bonifica della pianura isontina in queste settimane ha comunicato la disponibilità del fabbricato, adiacente alla sua sede di via Roma-via Duca d’Aosta a Ronchi, ora adibito a sede operai e ricovero mezzi, attività che saranno presto spostate in una nuova struttura all’esterno del centro della cittadina. L’edificio, secondo quanto dichiarato dal Consorzio di bonifica, ha una potenzialità edificatoria di 6.300 metri quadri e una destinazione urbanistica a servizi.