Disservizi trasporto pubblico locale

Lettera indirizzata alle testate locali con oggetto i disservizi trasporto pubblico locale
Egregi Direttori
Scrivo a Voi e per conoscenza alla vicepresidente di Arriva Udine, ruolo di emanazione politica, e al Sindaco di Udine, proprietario del 22% della stessa azienda. Le “lettere al direttore”  apparse negli ultimi mesi sui disservizi del trasporto pubblico locale sono la cartina tornasole dello stato di salute della politica regionale e comunale sui trasporti. I cittadini non possono più sopportare le problematiche che affliggono quotidianamente il sistema di trasporti, divenuto ormai inaffidabile e inefficiente. Gli utenti lamentano una serie di disagi che spaziano dai ritardi cronici alla soppressione di corse, con una totale assenza di informazioni tempestive sulle variazioni di orario. La situazione è resa ancora più esasperante dal fatto che, quando finalmente arriva un autobus, spesso è sovraffollato, costringendo molti passeggeri a viaggiare in piedi nelle tratte extraurbane e stretti come sardine nelle corse urbane in condizioni di disagio e insicurezza.
Il trasporto pubblico dovrebbe rappresentare una valida alternativa all’uso dell’auto privata, contribuendo così alla riduzione del traffico e dell’inquinamento. Tuttavia, l’attuale inefficienza del  servizio non fa che allontanare sempre più utenti dal suo utilizzo, aggravando ulteriormente i problemi di mobilità e di qualità dell’aria. È inaccettabile che i cittadini debbano affrontare quotidianamente simili disagi, senza poter contare su un servizio puntuale, sicuro ed efficiente. È necessario un immediato intervento per migliorare la qualità del trasporto pubblico, a partire da una revisione completa della gestione aziendale, che negli ultimi mesi ha dato il meglio di sé con la “barbina figura” fatta con il potenziamento del servizio, iniziato male e terminato con un
dietrofront ingiustificabile; è necessario inoltre un intervento per la riqualificazione del servizio, compresa la presa d’atto della responsabilità della politica regionale nella gestione inefficace del reclutamento di personale di servizio.
A supporto delle mie dichiarazioni, come ex dipendente di Arriva Udine, ora in pensione, ho dedicato, in questi ultimi mesi, il mio tempo libero a raccogliere dati che dimostrano l’ignoranza delle giustificazioni fornite da TPL FVG e la sacrosanta ragione dei contribuenti riguardo i continui disservizi. Ho infatti annotato, quasi quotidianamente, tutti i turni di servizio saltati, confermando che i disservizi sono cronici e direttamente legati alla carenza di personale, altro che incidenti, scontate, banali, solite malattie del personale, cadute a bordo e traffico; pensare che Lavoratrici e Lavoratori sottopagati e gravati da orari sempre più pesanti, scelgano questo mestiere è una chimera, mostro che, vomita fiamme che bruciano milioni di euro dei contribuenti (Allego documento Excel con i turni, le linee coinvolte e gli orari soppressi). Il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) degli autoferrotranvieri ha ulteriormente acuito il divario tra le basse retribuzioni, già particolarmente rilevanti nel nostro paese, e il costo della vita sempre più elevato. Questa situazione ha creato un clima di insoddisfazione e frustrazione tra i lavoratori del
settore, che si trovano a dover affrontare difficoltà economiche crescenti senza alcuna prospettiva di miglioramento, allontanandoli ancor di più da questo settore. Incomprensibile risulta il silenzio delle organizzazioni sindacali regionali, in particolare quelle confederali, che conoscono perfettamente le dinamiche della nostra regione a statuto speciale. Questa regione possiede infatti
le risorse economiche necessarie per colmare il vuoto retributivo derivante dal mancato pagamento del rinnovo contrattuale, ma non ha ancora preso alcuna iniziativa concreta in tal senso.
Non si può negare che, anche le gestioni politiche della città di Udine abbiano contribuito a penalizzare il trasporto pubblico, favorendo dinamiche commerciali imbarazzanti e politiche sulla viabilità fallimentari. Queste scellerate scelte hanno portato alla rimozione delle corsie preferenziali peri bus, sostituite da parcheggi indiscriminati a favore della mobilità privata, in netto contrasto con ciò che il buon senso e le “verdi” prospettive future prevedono; “non c’è niente di più difficile del svegliare qualcuno che finge di dormire. Chiedo dunque, attraverso lei egregio Direttore, alla vicepresidente di Arriva Udine e al Sindaco di Udine di prendere seriamente in considerazione le legittime richieste delle cittadine e cittadini, delle Lavoratrici e Lavoratori che assieme a tante altre categorie contribuiscono a garantire il welfare regionale; le quali necessitano di vedersi attuare tutte le misure necessarie per restituire al nostro trasporto pubblico la dignità e
l’efficienza che si merita. Confido in una loro pronta e positiva risposta.
Cordiali saluti,
Udine 09 marzo 2025
Caporale Claudio

Trasporti urbani a Udine. Decine di corse saltate. Capozzi-Comentale (M5S) rimediare in fretta