Drammatica denuncia dei medici anestesisti. Moretuzzo: «Situazione pesante, si faccia chiarezza e si affrontino i problemi»

La lettera indirizzata al Presidente Fedriga da parte dell’Associazione regionale dei medici anestesisti traccia un quadro drammatico della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale. «L’appello lanciato da chi vive in prima linea da oltre un anno le enormi difficoltà della gestione dell’emergenza è un grido che non può rimanere inascoltato da parte dell’amministrazione regionale e dei vertici del sistema sanitario – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –. Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai medici dell’Associazione Anestesisti e Rianimatori e a tutto il personale della sanità regionale: ascoltare l’ennesima denuncia sulle condizioni in cui queste persone sono costrette ad operare, peraltro con ferie bloccate e straordinari non pagati, non può lasciare indifferenti. La loro presa di posizione ci dice chiaramente che la situazione è molto diversa dal quadro che il Presidente Fedriga e il Vicepresidente Riccardi comunicano da mesi, con una gestione della seconda ondata che ha visto il Friuli-Venezia Giulia a lungo fra le peggiori, se non la peggiore per gran parte del suo territorio, regione italiana per impatto della pandemia».

È necessario quindi «prendere atto immediatamente delle numerose criticità evidenziate e chiarire definitivamente la reale situazione in cui si trovano le nostre strutture, a partire dalla gestione delle terapie “semintensive” che, stando alla lettera degli anestesisti, sono in realtà dei veri e propri reparti di terapia intensiva per cui c’è il rischio concreto di un mascheramento dei dati reali sull’occupazione dei posti letto disponibili per malati gravi. Allo stesso modo – continua Moretuzzo – è tempo di prendere atto che la tanto invocata sinergia fra sanità territoriale e strutture ospedaliere rischia di rimanere solo sulla carta, ben lontana da trovare una reale applicazione e un equilibrio utile a gestire anche una situazione emergenziale come quella attuale. Infine è inaccettabile, come abbiamo avuto modo di denunciare più volte, che l’Assessore Riccardi e il Presidente della III Commissione Moras, si rifiutino di convocare i rappresentanti delle categorie mediche in Consiglio regionale per un’audizione».

Come Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia, in questo anno lungo e difficile, «abbiamo mantenuto un atteggiamento assolutamente responsabile, evitando polemiche e strumentalizzazioni, consapevoli che le istituzioni in momenti come questi devono dare prova di coesione. È, però, il tempo che l’Amministrazione Fedriga dica in modo chiaro come stanno effettivamente le cose: non ci si nasconda dietro le inaugurazioni dei centri vaccinali e la retorica da primi della classe, se poi dietro il velo della propaganda i reparti ospedalieri si trovano nella situazione descritta dai medici anestesisti nella loro lettera. E finalmente si ammettano le responsabilità di una gestione della seconda ondata che, numeri alla mano, non ci ha trovati adeguatamente preparati», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia.

Per dare seguito alla lettera dell’AAROI, Moretuzzo ha sottoscritto assieme agli altri gruppi regionali di opposizione la richiesta di audizione urgente delle categorie mediche in III Commissione consiliare.