E’ crisi in Regione Fvg sul disastro sanità. Assessori rimettono le deleghe. Potrebbe però diventare trucchetto per dare 1/2 terzo mandato in più a Fedriga

Volano gli stracci nel centrodestra Fvg perchè nessuno vuole scottarsi le dita con il “cerino” Riccardi, potremmo sintetizzare così quanto sta avvenendo nella nostra Regione alla luce del disastro ormai palese nella sanità, disastro colto anche da Fratelli d’Italia. Così quello che oggi quella doveva essere un “chiarimento” si è tramutatop in una apertura di crisi bella e buona con un primo atto formalizzato al presidente Fedriga da parte di Lega, lista Fedriga e Forza Italia, i cui assessori regionali hanno rimesso nelle mani del governatore le proprie deleghe. Un quadrato intorno a Riccardi più che a Fedriga, anche se mascherato da atto politico che mira a rafforzare proprio la posizione di Fedriga alle “pretese” di Fratelli D’Italia.
Fedriga che martedì vedrà Meloni a Venezia si è preso 48 ore di riflessione, lasciando aperta ogni opzione comprese le sue dimissioni che gli consentirebbero di ricandidarsi (particolare non ininfluente) dato che nel caso di dimissioni anticipate (ci sarebbe infatti tempo fino ad ottobre) non vale la regola del no al terzo mandato. Ad essere maliziosi, e noi lo siamo, si potrebbe pensare che I fedrigani (Lega, Forza Italia e contorno) abbiano colto la palla al balzo per consentire a Fedriga una mezza consiliatura in più spostando (se rieletto) al 2030 la sua scadenza. Di questo forse si è reso conto il coordinatore regionale di FdI Walter Rizzetto che appare conciliante parlando di “ottimo operato della giunta deve proseguire fino al 2028, le posizioni, pur espresse in modo incisivo, sono da attribuire a situazioni locali (Pordenone) che non scalfiscono la tenuta della maggioranza: la politica vive di questi passaggi. La Sanità cambia con i tempi e le risorse, sta a noi cercare di gestirla al meglio in un momento, servono responsabilità e visione”.  Insomma la intemerata del Ministro Luca Ciriani sarebbe stata solo uno sfogo che riguarda, non il giudizio complessivo sulla sanità, ma solo sull’incidente relativo alla inaugurazione finta dell’Ospedale di Pordenone.

Intanto dall’opposizione, che non sarebbe certo pronta a sostenere uno sforzo elettorale unitario credibile, piovono le dichiarazioni che per non fare torto a nessuno pubblichiamo in calce in ordine cronologico di arrivo.

Crisi in regione, Honsell (Open): Fedriga apra gli occhi, la sanità è il vero nodo

“È molto strana la reazione che ha aperto la grave crisi politica di maggioranza oggi in Regione FVG. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha solamente dichiarato quanto ormai è sulla bocca di quasi tutti e non voleva arrivare ultimo, ovvero che la sanità in Regione FVG manca di programmazione seria e da anni è fatta di annunci e di foto opportunities per l’Assessore Riccardi Se qualcuno doveva rimettere le deleghe non erano certo gli assessori al bilancio, agricoltura ed enti locali. Le recenti manifestazioni di profondo scontento sulla sanità non riguardano solo Pordenone. Ci sono state manifestazioni di massa contro l’assenza di chiara programmazione sanitaria a Latisana, Trieste, Tolmezzo, ecc. Speriamo Fedriga abbia finalmente aperto gli occhi dopo che il messaggio è arrivato anche da un Ministro del governo amico.” Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG.

Crisi nella maggioranza. Moretuzzo: «Crisi più simile a mercato delle vacche che a confronto politico»

«La crisi del centro destra in Friuli-Venezia Giulia è un pessimo spettacolo, che non c’entra nulla con i problemi della Regione e affonda le sue radici negli interessi personali di alcuni e nello scontro che si sta consumando a livello statale fra Lega e Fratelli d’Italia su diversi temi, fra i quali le candidature nelle regioni del nord». Questo il giudizio espresso da Massimo Moretuzzo, Presidente del Gruppo consiliare regionale Patto per l’Autonomia – Civica FVG nonché segretario del Patto per l’Autonomia, un commento della dichiarazione che gli assessori regionali della Lega hanno deciso di rimettere tutte le deleghe nelle mani del Presidente Massimiliano Fedriga.

«La polemica sulla sanità innescata dal Ministro Ciriani e l’ossessione del Presidente Fedriga per il terzo mandato – prosegue Moretuzzo – sembrano più mosse commerciali da mercato delle vacche che rivendicazioni politiche basate su questioni fondamentali per il futuro del Friuli-Venezia Giulia. In una fase storica in cui la nostra Regione ha avuto a disposizione una quantità di risorse economiche che non si sono mai viste prima, il governo Fedriga ha buttato via la possibilità di risolvere almeno alcuni dei problemi più importanti, in particolare quelli su cui si basa l’esercizio della specialità regionale».

«Dopo sette anni di amministrazione del centro destra – conclude Moretuzzo – la sanità è in continuo declino, con scelte pessime nella gestione delle aziende sanitarie e con l’esternalizzazione dei servizi come unica risposta alla domanda di salute delle persone, e il mondo degli enti locali vede i Comuni prossimi al collasso, senza personale e con centinaia di milioni di euro fermi nei cassetti per incapacità di spesa. Ci auguriamo che questo teatrino non si chiuda con un accordo farsesco. Il centro destra ammetta il suo fallimento e metta l’interesse generale davanti a quello di parte».

Crisi in Fvg: Conti (Pd), da centrodestra spettacolo indegno

“Dovrebbero dimettersi tutti per lo spettacolo indegno che stanno dando ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Sono stati eletti per governare e litigano. La crisi della Giunta Fedriga è realtà e mostra tutta la debolezza della coalizione di centrodestra, che abbiamo più volte sottolineato. Il braccio di ferro per il potere dimostra l’inadeguatezza della destra di fronte alle responsabilità del governo. Ora toccherà a Fedriga riappiccicare i cocci della sua maggioranza che evidentemente non sa governare, visto che si aprono faglie al primo scossone. Non vorremmo fosse solo una strategia per ottenere il terzo mandato, visto che tutto questo capita non a caso a pochi giorni dalle motivazioni della Corte costituzionale che impedisce il terzo mandato. E intanto restano irrisolti e in attesa sul tavolo tutti i problemi che sentono i cittadini, prima di tutto la sanità territoriale”. Lo dichiara la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, dopo che si è aperta una crisi nella maggioranza di centrodestra in Friuli Venezia Giulia.

Crisi cdx fvg, Danielis (M5s): il re è nudo, la sanità fa esplodere la maggioranza Fedriga

“La crisi di maggioranza che investe la giunta Fedriga è lo specchio della fragilità interna del centrodestra e, soprattutto, della gravissima situazione in cui versa la sanità pubblica regionale.” Così Elena Danielis, Coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle per il Friuli Venezia Giulia, commenta le tensioni esplose nella maggioranza di centro-destra a seguito delle dichiarazioni del ministro Ciriani sull’operato dell’assessore Riccardi.
“Il re è nudo: qualunque sia il calcolo politico che ha portato a questa crisi, è indicativo che la miccia sia stata proprio l’operato dell’assessore alla Sanità Riccardi, da anni al centro delle critiche di migliaia di cittadini. La gestione degli ospedali, in particolare nel pordenonese, è diventata la pietra dello scandalo. I cittadini assistono, impotenti, a un lento ma inesorabile smantellamento della sanità pubblica: personale sanitario che fugge, servizi che calano in qualità e quantità, e una presenza del privato sempre più invasiva all’interno delle strutture pubbliche.”
Aggiunge la Coordinatrice: “Questa crisi non è frutto di un episodio isolato, ma il risultato di anni di scelte sbagliate da parte del centrodestra, che ora esplodono in tutta la loro evidenza.”
“La giunta Fedriga – conclude Danielis – si dimostra debole, divisa e incapace di dare risposte ai problemi reali dei cittadini. La Sanità, che dovrebbe essere un pilastro della nostra Regione, è diventata il campo di battaglia delle loro lotte interne. I cittadini meritano trasparenza, competenza e una visione chiara per il futuro del nostro servizio sanitario pubblico, non teatrini politici e giochi di potere.”

Crisi cdx: Moretti (Pd), gioco indecoroso che fa male a tutto il Fvg

«Il centrodestra sta giocando una partita in maniera indecorosa per questioni di potere sulla testa della comunità regionale, di imprese, cittadini e corpi sociali del Fvg. Fa male perché a danneggiarsi, in questa prova di forza, sono le colonne portanti del sistema Fvg, dalla sanità (già in crisi e ora usata come grimaldello politico), ai Comuni al collasso, fino al tessuto manifatturiero che ha bisogno di un governo saldo e di politiche industriali certe». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando la crisi del centrodestra, con la rimessione delle deleghe da parte degli assessori della Lega, Fedriga presidente e Forza Italia, nelle mani del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga.

«In questo pessimo, squallido e pietoso spettacolo il centrodestra dimostra tutto il suo cinismo, finalizzato alla detenzione del potere, senza remore nell’agire per raggiungere scopi strettamente personali e di partito. Da una parte con l’ossessione del presidente sul terzo mandato, dall’altra con poco credibili scaricabarile sulle magagne della sanità (da noi denunciate da anni) nella quale c’è la responsabilità di tutti, dalle scelte di Riccardi, sempre sostenute da Fedriga, a quelle degli esponenti di Fdi che hanno condiviso ogni passaggio, ogni nomina, salvo poi tentare di lavarsene le mani con l’intervista del ministro Ciriani». In sette anni di governo, conclude Moretti, «hanno fatto il bello e il cattivo tempo, mettendo davanti a ogni scelta legittimi interessi personali e di partito rispetto a quelli di una comunità nel suo insieme. Adesso il teatrino di queste ore, con la pausa di 48 ore che vedrà nell’incontro di martedì di Fedriga con Meloni l’atto di una commedia indecorosa recitata sulla testa della comunità del Friuli Venezia Giulia».

Badin (Si/Avs) su crisi di maggioranza in Regione

“Il Re è nudo. La maggioranza che governa il Friuli Venezia Giulia non esiste più e Fedriga non può che renderlo palese. Appare oggi chiaro a tutti che la coalizione di governo era tenuta insieme solo da interessi di poco valore. I cittadini che ogni giorno hanno a che fare con le liste d’attesa della sanità e con i servizi che mancano assistono attoniti ai giochi di potere tra Fedriga e Ciriani. Si certifichi presto che la maggioranza non esiste più e si dia alla Regione un governo forte e coeso. Alleanza Verdi e Sinistra è pronta a fare la sua parte, e chiediamo che tutte le forze di opposizione si incontrino per aprire presto un tavolo permanente di coalizione: il Friuli Venezia Giulia merita di meglio” così in una nota il Segretario regionale dì Sinistra Italiana Sebastiano Badin

Crisi Cdx Fvg. Capozzi (M5S): Se andassero fino in fondo, si presenterebbero divisi?

“E’ davvero vergognoso ritrovarsi a commentare una situazione d’incertezza istituzionale del tutto inspiegabile, generata esclusivamente da personalismi di una parte della classe politica che ha operato in modo inqualificabile. Il tutto avviene proprio in un momento di grande difficoltà della nostra Regione, mentre il quadro della sanità non è per niente rassicurante. Questa Maggioranza non solo si dimostra irresponsabile, ma anche assai lontana dai cittadini”.

Lo rimarca, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), intervenendo sulla presunta crisi in atto nel Centrodestra del Friuli Venezia Giulia con le conseguenti deleghe rimesse da alcuni assessori tra le mani del presidente dell’Esecutivo.

“La questione sanità – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento al motivo dell’apparente burrasca in seno alla Giunta regionale – è soltanto il fantoccio utilizzato per nascondere quella che, in realtà, è la vera motivazione di questa operazione: ovvero, il terzo mandato del presidente Fedriga. Tant’è che questo clamoroso polverone viene provocato, non a caso, solo pochi giorni dopo la sentenza emessa dalla Consulta che dice no al terzo mandato per i presidenti di Regione a statuto ordinario e, anche qui non certo casualmente, proprio alla vigilia della seduta del Consiglio dei ministri che potrebbe decidere di impugnare la legge del Trentino-Alto Adige che consente la terza candidatura di Maurizio Fugatti”.

“Il segnale che arriva ai cittadini è davvero pessimo! Non ci si sorprenda, perciò, se il primo partito – precisa Capozzi – risulta e risultèrà essere ancora quello dell’astensionismo, esprimendo un chiaro segnale di disappunto e presa di distanza da questo modo scorretto e furbo di fare politica”.

“Questi politici, se veramente andassero fino in fondo nell’ambito di questa presunta crisi, dovrebbero poi per coerenza presentarsi divisi alle urne. Coerenza – sottolinea la rappresentante del M5S – che non esiste, motivo per cui meritano di tornare a casa e di rimanerci a lungo. Purtroppo, però, temo che assisteremo presto a qualche accorduccio preso sottobanco che permetterà a tutti loro di ritrovare in fretta e tra mille sorrisi un equilibrio solo apparentemente svanito. Perché, poi, è proprio di questo che stiamo parlando”.

“La politica – conclude Capozzi – dovrebbe invece mostrare senso di responsabilità, perché non è più tempo di giochetti per puro tornaconto personale”.

PELLEGRINO (AVS): Crisi Regione: la maggioranza implode disinteressandosi dei problemi delle persone

“Sono mesi che nei corridoi dei Palazzi di governo a Trieste si respira un’aria pesante, di detti e non detti, di capannelli fuggenti fra esponenti di destra e altri di destra.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, all’indomani dell’apertura della crisi apertasi all’interno della maggioranza in FVG. “Questo è il risultato di malcontenti mai sopiti e mal tollerati di una maggioranza spaccata tra chi auspica che si apra lo slot per il terzo mandato per il presidente Fedriga e chi scalpita per sostituirlo fra tre anni. Le cose sono rimaste sommerse, dentro rivoli più o meno carsici, fino alle ultime amministrative di Pordenone e Monfalcone che, come avevo avuto modo più volte di dire nelle settimane precedenti alla chiamata alle urne delle comunali, hanno dato la stura per far deflagrare l’alleanza di destra all’indomani del voto. Oggi – incalza l’esponente Rosso Verde – la crisi si è ufficialmente aperta e con essa si sta delineando una situazione grottesca e di futura paralisi dei lavori d’Aula. Se si arriverà a un voto di verifica del mandato per il Presidente Fedriga noi non temiamo il ritorno alle urne, confermando tutte le critiche verso un governo che ha avuto l’unico pregio, o privilegio, di avere le casse piene, ma senza curarsi del fatto che in un futuro prossimo potrebbero essere di nuovo svuotate proprio perché sono state create delle sacche di risucchio come quella della sanità privata e convenzionata. Non intendiamo stare – prosegue la Vice Presidente del Gruppo Misto – a questo gioco che colpisce nel profondo la democrazia e allontana ancora di più i cittadini e le cittadine dalle urne. In questi sette anni questo governo si è caratterizzato da scelte scellerate soprattutto in ambiti strategici e importanti per la vita di ognuno di noi come la Sanità, l’Ambiente e le Infrastrutture.” E Conclude Pellegrino “La legge elettorale vigente, basata sul maggioritario e sull’elezione diretta del presidente, consente tutto questo e promuove ricatti e controricatti, a scapito di un milione e duecentomila abitanti, anche verso coloro che l’hanno votato.”

Un “cerino” di nome Riccardi