Fvg da lunedì in rosso, non fato cinico e baro, qualcosa nella gestione sanitaria in regione non ha funzionato
Come avevamo anticipato ieri la legge dei numeri non ha dato scampo. Il Fvg da lunedì passa da arancione a rosso che più rosso non si può. Del resto i dati parlano chiaro a partire dall’indice Rt, quello che racconta la velocità con cui l’epidemia si propaga, siamo a 1,39, ben oltre la soglia di allerta di 1,25. Ma l’Rt non è il solo indice in caduta libera nella nostra regione, molti altri indicatori sono in peggioramento già dalla prima settimana di marzo. Numero tamponi positivi, aumento di ricoveri negli ospedali se non al collasso in grave difficoltà con le terapie intensive sempre sopra soglia e il numero dei focolai territoriali salito del 50%. Così il Friuli Venezia Giulia non solo è di nuovo rosso scuro nella mappa dell’Unione europea ma lo sarà anche nella mappa italiana con la provincia di Udine la seconda per numero di casi in Italia. Nessuna
decisione è stata presa dalla giunta Fedriga per questo fine settimana, la zona arancione rafforzata diventerà rossa da lunedì quando le scuole materne saranno chiuse, dalle elementari in su si lavorerà solo a distanza e i negozi non essenziali saranno. Sulla situazione si innesta la voce della politica con il segretario regionale del Pd che chiede alla giunta Fedriga di “rispondere su Fvg con più contagi in Italia” e aggiunge “chi è al ‘comando’ non s’infastidisca o sminuisca”. “Il virus nella nostra Regione spiega shaurli corre a velocità doppia che nel resto d’Italia, in alcune giornate della scorsa settimane abbiamo avuto più contagi e vittime dell’intero Veneto che conta quattro volte la nostra popolazione: credo che qualche domanda dovremmo proprio farcela, senza che venga sminuita a polemica”. “Certo la sfortuna, certo la popolazione anziana ma – obietta Shaurli – raccontare che stiamo andando bene nei vaccini non basta proprio, anzi dovrebbe far sì che i nostri numeri siano migliori di altri territori e indurci a un minimo ottimismo. Purtroppo è l’esatto contrario, e politicamente e scientificamente, qualche risposta servirebbe, ai cittadini prima di tutto, senza che ciò disturbi o infastidisca chi è al ‘comando'”. “Un tracciamento completamente saltato – indica Shaurli – risposte diverse sui territori, poca chiarezza nei protocolli nelle scuole e non solo, tempi di attesa infiniti, messaggi incoerenti, un giorno da migliori del mondo/apriamo tutto e quello dopo da toni drammatici, hanno influito o meno? La nostra sanità e i nostri operatori sono stati messi in grado di operare al meglio? La dirigenza sanitaria e politica ha assunto tutte le scelte necessarie? Sono domande che, a fronte della situazione drammatica e anche a fronte di tante segnalazioni dei cittadini, meritano risposte chiare”, conclude.
Nota piccata anche da Sinistra Italiana FVG che ritiene totalmente inadeguata la risposta di Fedriga e della giunta regionale al balzo dei contagi in regione. Meno di un mese fa, il 12 febbraio, scrive in una nota il Segretario Regionale Sebastiano Badin, Fedriga presidente della giunta regionale (e non governatore) invocava la riapertura dei ristoranti alla sera. Oggi il FVG è la prima regione in Italia per incremento dei contagi settimanali, +38,1% in una settimana secondo la fondazione GIMBE. Alla luce di questi dati, chiosa Badin, ci aspetteremmo una seduta fiume del Consiglio Regionale, si tratta di una questione di pubblica sicurezza. Le priorità dell’amministrazione invece sono le nuove “ronde” istituzionalizzate nel disegno di legge n.125 “Disciplina in materia di politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale”. Una tematica molto cara al centrodestra per soddisfare i desideri di un importante bacino di voti. Peccato che a minacciare la sicurezza della regione non siano i reati comuni ma la diffusione del Virus. Fedriga e Roberti vivono distaccati dalla realtà: sono alla ricerca di voti mentre la regione vira verso la Zona Rossa.