Giovanni Morassutti racconta la storia della mezzadria in una mostra digitale

E’ visibile su Artsupp, il più grande portale dedicato alle Istituzioni Culturali nato per riunire tutte le novità del mondo dell’arte e dei musei italiani su un’unica piattaforma, una mostra sulla mezzadria che ne racconta le caratteristiche principali attraverso la storia di un antico centro agricolo in Friuli Venezia Giulia. L’ideatore del progetto è l’attore e artista Giovanni Morassutti, discendente dall’antica famiglia dei Morassutti che durante il 900 in Friuli Venezia Giulia ha rappresentato una tipica famiglia di proprietari terrieri stipulanti contratti di mezzadria. Il sistema di mezzadria era un tipo di proprietà fondiaria per cui il coltivatore (mezzadro) utilizzava la terra di un proprietario (concedente) ricevendo una parte dei prodotti, generalmente la metà. La mostra racconta questi anni sia dal punto di vista dei concedenti che da quello dei mezzadri grazie ad una serie di interviste, immagini storiche e testi che riassumono le modalità di questa tipologia di contratto agricolo. Nella mostra sono presenti anche la testimonianza di Daniela Francescutto, co-proprietaria di casa Santa Caterina a San Vito al Tagliamento, food blogger ed autrice del libro “Racconti di campagna e di cucina. Una casa chiamata Santa Caterina” che ricorda gli aspetti gioiosi della vita della sua famiglia mezzadrile.

La mostra immerge lo spettatore in un mondo che può apparire lontano ma che in fondo risale a meno di 50 anni fa.

Una pagina del libretto colonico

Giovanni Morassutti, creatore della mostra, oltre a lavorare come attore e regista in cinema, teatro e televisione da oltre 20 anni sia in Italia che all’estero (dal 2001 l’artista ha vissuto e lavorato a New York, Parigi, Roma e Berlino), si dedica anche alla diffusione dell’arte e della cultura con una particolare sensibilità per la sua regione d’origine. Dal 2014 ha curato diverse mostre tra l’Italia e la Germania dove nel 2016 ha co-fondato Art Aia – La Dolce Berlin, una galleria d’arte dove ha ospitato numerosi artisti internazionali sviluppando numerose collaborazioni con altre gallerie e centri di produzione artistica (da citare l’Institut fur Alles Mogliche di Berlino e Uronto artist community in Bangladesh ). Quest’anno l’attore è stato invitato al convegno internazionale “Create the future”organizzato dal Transcultural exchange di Boston a presentare il suo progetto di residenza per artisti in Friuli Venezia Giulia.

Con questa mostra Morassutti vuole sollevare riflessioni su quel modello di collaborazione che ha caratterizzato l’Italia del secolo scorso sottolineando come Il senso di condivisione e di collaborazione tra le famiglie mezzadrili e in certi casi anche tra concedenti e mezzadri rappresenti un valore a cui ispirarsi anche oggi. La mostra racconta questi anni da più punti di vista e mira a mettere in risalto le diverse parti, indagando inoltre la figura dei cosiddetti “Padroni”. “La Mezzadria mi ha sempre incuriosito”, afferma Morassutti.  “ritengo importante parlarne apertamente anche per potersi confrontare sulle sue dinamiche, ognuno con il proprio vissuto. Con questa mostra ho voluto omaggiare anche la mia famiglia d’origine. Il mio antenato Pio Morassutti, ad esempio,  che era sindaco del paese di San Vito al Tagliamento, si era schierato a favore dei contadini rispetto alle leggi del Lodo de Gasperi del 48. Personalmente ritengo che il contratto di mezzadria, in linea di principio, fosse sbilanciato a favore dei proprietari ma che in fondo fosse basato sullo scambio e sulla condivisione. Ora che viviamo in una società apparentemente più equa mi piacerebbe suscitare delle riflessioni sul tema”. La mostra L’antico centro agricolo e la Mezzadria e’ visibile sulla sezione dedicata ad  art aia creatives in residence partner culturale Artsupp e residenza internazionale per artisti che si dedica alla sostenibilità ambientale nelle arti e al teatro per sensibilizzare sul cambiamento climatico.

L’antica stalla di Art Aia – Creatives / In / Residence trasformata in spazio espositivo

La mostra racconta infatti anche la transizione degli spazi del centro agricolo in spazi culturali dedicati allo sviluppo del processo creativo come testimonia in una breve intervista  John Strasberg figlio di Lee Strasberg, maestro e collaboratore di lunga data di Morassutti che ha trascorso dei periodi presso il centro agricolo friulano insegnando a recitare ad attori provenienti da tutta Europa. L’aia agricola infine intesa come luogo di incontro e aggregazione rappresenta il fulcro della mostra ed  invita lo spettatore a riflettere sull’importanza di creare occasioni di scambio e condivisione in un contesto naturale dove poter stabilire un contatto con le cose semplici. La mostra e’ gratuita ed e’ visitabile online in diverse lingue sia da pc che da smartphone.