Gorizia e Monfalcone: aumento dell’indennità di funzione, siamo alla logica del Marchese del Grillo?

Anche quest’anno alcuni amministratori comunali, lo abbiamo accertato nel caso di Gorizia e Monfalcone, denuncia Potere al Popolo Isontino, beneficeranno dell’aumento dell’indennità di funzione previste dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1193 dd. 24.06.2011 che riguarda gli amministratori di tutti i comuni della Regione Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un “adeguamento” di non poco conto e di cui possono beneficiare gli amministratori che “non siano lavoratori dipendenti non collocati in aspettativa” (quindi, per esempio, ne ha diritto il titolare di un’impresa individuale che nello stesso tempo ricopre una carica). L’aumento prevede, a Gorizia, un più 25 % per il Sindaco ( € 5.052,00 + € 1.263,00) , più 50 % per vice sindaco ( € 2.273,00 + € 1.263,00) e più 50 % per gli assessori (€ 2.021,00 + € 1.010,00). Fonte: determinazione n. 38 dd. 13.01.2021 del Settore Sviluppo e Gestione Risorse Umane del Comune di Gorizia (Proposta n. 7 dd. 13.01.2021). A Monfalcone gli aumenti sono così quantificabili: per il sindaco da € 3.677,00 a € 4.964,00, vice sindaco da € 1.471,00 a 2.207,00, assessori da € 1.103,00 a 1.655,00. Fonte: https://www.comune.monfalcone.go.it.

@La scorsa primavera come Potere al Popolo, si legge nella nota, ci siamo schierati dalla parte degli educatori scolastici sulle cui spalle veniva fatto pagare il prezzo della chiusura della scuola durante il lockdown con la riduzione dello stipendio (pur avendo i comuni i fondi a bilancio), ciò malgrado garantissero il loro prezioso e instancabile impegno in tutti i modi alternativi possibili, ricevendo dalle stesse Giunte comunali, solo risposte paternalistiche, quando non disinteresse. Questo aumento delle indennità per le rispettive cariche, per quanto sia un diritto previsto da regole amministrative regionali (delibera della giunta regionale del 2011), suona quindi come una beffa. Pertanto sarebbe opportuno che l’’aumento della indennità di funzione degli amministratori, quest’anno, segnato dalla crisi pandemica, sanitaria, economica e sociale delle nostre comunità, sia rifiutato, ma le Giunte comunali lo faranno? E, se non lo faranno, renderanno almeno conto del loro operato? Non è solo una scelta di opportunità politica, conclude Potere al Popolo,  ma principalmente di coerenza morale, di trasparenza e in definitiva di buon senso, affinché non ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Le amministrazione delle due città più importanti dell’Isontino, diano l’esempio.