Governo Draghi tramutato in “Ufficio complicazione affari semplici”. La mediazione sull’obbligo è una schifezza

Ucaf colpisce ancora, l’Ufficio complicazione affari semplici, da sempre marchio di fabbrica del Made in Italy burocratico, si è impadronito di palazzo Chigi che anziché, semplicemente, imporre l’obbligo vaccinale per tutti, si è lasciato trascinare nella volontà picconatrice di Salvini & c che hanno chiaramente utilizzato l’emergenza sanitaria in chiave partitica, finalizzata probabilmente anche a sparigliare le carte per il Quirinale, oltre che a marcare il territorio e dare segnali ad un mondo no vax non certo estraneo a quella parte politica. Una follia da “migliori amici del virus”,  che dimostra, ancora una volta, come parte della politica italiana sia composta da squallidi azzeccagarbugli che hanno come scopo principale non il bene del paese, ma quello della loro parte e dei loro interessi di bottega, al grido del “me ne frego”. Un male che purtroppo ciclicamente si è riproposto e non solo nel centrodestra, e che oggi però si concretizza nelle centinaia di migliaia di contagi da covid e nel rischio che le code di ambulanze nei pronto soccorso si tornino a tramutare in carri funebri. Tutto inaccettabile, anche dallo stesso Mario Draghi che ha dovuto inghiottire le richieste della Lega, dando plasticamente forma al proprio nervosismo non partecipando alla conferenza stampa di “spiegazione” dei provvedimenti. Intendiamoci non è che la situazione non fosse ingarbugliata e già tardiva, ma si poteva almeno agire in “zona Cesarini” ed evitare di inserire confusione su casino, dando vita ad una serie di provvedimenti che se andrà bene, saranno solo parzialmente efficaci, ma più probabilmente diverranno l’ennesimo alibi per dare possibilità ai nuovi untori di gridare allo scandalo e di tirare la campare fino a primavera, contando nell’inefficacia dei controlli di uno Stato da sempre chiacchiere e distintivo, quando si tratta di far applicare le regole. Basterà arrivare a marzo,  quando la morsa del virus e la sua scia di morti e disastri, naturalmente si affievolirà,  fino alla variante prossima ventura ovviamente, dato che un occidente ottuso continua a tutelare gli interessi farmaceutici e non quelli della salute globale, lasciando interi continenti allo sbaraglio senza vaccini.  Così tornando alle italiche follie, alla fine ha vinto l’Ucaf e i provvedimenti varati pur volendoli vedere  nella logica del bicchiere mezzo pieno,  sono tardivi, parzialmente inefficaci, complicati da capire e di conseguenza difficilmente applicabili nella realtà di un paese sempre di più smarrito e che vede sfuocarsi all’orizzonte anche la luce rassicurante di un premier, certamente imperfetto, ma che almeno dava la sensazione di avere la barra ben salda in mano. Fino a ieri, perchè  c’è chi ormai gioca apertamente a Risiko sulla pelle degli italiani che purtroppo difficilmente lo capiranno.