Grana Padano: all’estero oltre due milioni di forme
“L’export rimane sempre la strategia vincente per la crescita dei consumi di Grana Padano anche nel 2024. Quest’anno le risorse dedicate alla promozione, come è stato annunciato all’Assemblea generale di dicembre 2023, saliranno a 43,3 milioni, di cui 21 milioni destinati all’estero. Il target principale degli sforzi e degli investimenti del Consorzio del Grana Padano rimane sempre l’Europa, ma la crescita arriverà anche dai nuovi mercati oltreoceano”. Lo ha sottolineato il direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, Stefano Berni, a commento dei dati sull’export riferiti all’ottobre 2023, ultimo dato disponibile, che indicano come le vendite siano cresciute del 17,11% in particolare negli Usa, in Polonia, Spagna e Cina.
“Da gennaio a ottobre 2023 – ha aggiunto il direttore generale – le spedizioni all’estero sono aumentate complessivamente del 6,44% per un totale di 2.068.000 forme esportate. È, quindi, stata superata la soglia dei 2 milioni di forme consumate oltreconfine”.
Entrando nel dettaglio, nei primi 10 mesi del 2023 la Germania ha confermato il suo ruolo di mercato leader per il Grana Padano all’estero con 504.528 forme e ha doppiato la Francia, che si è collocata al secondo posto con 247.308 forme.
Al terzo posto si sono posizionati gli Stati Uniti con 163.118 forme, al quarto posto la Spagna con 121.719 forme che ha superato il Regno Unito con 117.571 forme. Il Paese si è collocato appena davanti alla Svizzera che ha acquistato 115.972 forme.
Il settimo posto se lo è guadagnato il Belgio con 87.158 forme, davanti ai Paesi Bassi con 82.255 forme. L’Austria si è posizionata, invece, al nono posto con 64.310 forme e a decima della classifica è la Svezia con 53.623 forme.
“Se il trend sull’export venisse confermato nei prossimi due mesi – ha sottolineato Berni – la crescita dei consumi globali, composta dall’estero più l’Italia, si avvicinerebbe al 4%. Considerando, inoltre, un incremento dei prezzi al dettaglio di Grana Padano superiore al trend dell’inflazione, l’incremento della spesa mondiale di Grana Padano sarebbe di circa il 15%. Un risultato in controtendenza, quindi, con quello di altri settori del food che hanno visto crescere i volumi solo a fronte di crescita dei prezzi al consumo al di sotto il trend dell’inflazione, quindi a valori inferiori. Questo straordinario traguardo raggiunto da Grana Padano rappresenta un incoraggiante segnale per il futuro, perché denota un apprezzamento costante da parte dei consumatori in tutto il mondo e un ottimo rapporto qualità prezzo del nostro formaggio”.
È necessario, però, ha precisato il direttore generale, che non si esageri nelle produzioni: “nel 2024 potranno crescere ancora, ma – ha concluso – a un ritmo decisamente inferiore rispetto al 4,84% di incremento osservato nel 2023”.