Immigrazione in Fvg: Roberti, obiettivo è impermeabilizzazione dei confini…

Parla come se la questione dei profughi fosse paragonabile alle dannose infiltrazioni di un tetto l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti e già l’immaginiamo con rulli, secchiello di catrame e cannello a gas, cercare di murare le crepe nei muri  immaginari nei confini con Fedriga che gli fa da manovale. “L’obiettivo – chiarisce l’assessore – è quello di non accontentarsi di drastiche riduzioni nell’ingresso di irregolari, ma di lavorare invece all’impermeabilizzazione della fascia confinaria ricorrendo anche, quale ultima soluzione, alla sospensione di Schengen”. Parole che sarebbero gravi anche se al Viminale vi fosse ancora Matteo Salvini, ma forse Roberti non ha compreso quanto accaduto a Roma. Occasione per la dichiarazione la diffusione dei dati relativi al numero di migranti ospitati in regione Fvg. Numero che è diminuito dalle 4.663 unità del 30 aprile 2018 alle 2.795 del 26 agosto 2019, diminuzione di cui Roberti si prenede il merito dimenticando che il calo non è dovuto a rimpatri a semplici spostamenti in altre regioni italiane utilizzando la complice “amicizia” del governatore Fedriga con l’allora ministro degli interni Matteo Salvini.

“Se oggi possiamo ragionare sui dati concreti legati all’effetto dell’immigrazione in Friuli Venezia Giulia, lo si deve al monitoraggio e alle registrazioni che, diversamente da quanto accadeva in passato, sono diventate consuetudine nell’ultimo anno di governo” ha spigato Roberti che ha colto l’occasione per ringraziare, anche a nome del governatore Fedriga, le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto e per chiarire quanto “prima del 2018, le uniche statistiche a disposizione fossero quelle relative ai migranti accolti: un numero che in 16 mesi è stato ridotto del 40,6% ma che, con ogni probabilità, non offre un quadro complessivo dei flussi che hanno interessato il territorio negli anni precedenti”. Guardando al futuro, Roberti rende noto che, già nella giornata odierna, l’Amministrazione regionale chiederà al ministro dell’Interno un ulteriore potenziamento dei controlli, anche avvalendosi di tecnologie avanzate e barriere fisiche. “L’obiettivo – chiarisce l’assessore – è quello di non accontentarsi di drastiche riduzioni nell’ingresso di irregolari, ma di lavorare invece all’impermeabilizzazione della fascia confinaria ricorrendo anche, quale ultima soluzione, alla sospensione di Schengen”. A Roberti deve essere sfuggito che al Viminale siede oggi una persona certamente più competente e meno faziosa del suo “capitano. Poco male, è probabile che anche lui, e Fedriga, si accorgeranno presto che “la pacchia è finita”, anche se c’è da sospettare che le dichiarazioni sull’impermeabilizzazione dei confini siano una provocazione e che al logico rifiuto di tale assurda richiesta si griderà allo scandalo.