In Friuli succedono cose…. Anticipazioni giornalistiche diventano fake e conferenze stampa si ….evaporano

Della assurda censura della Regione Fvg alla casa editrice Kappa Vu abbiamo parlato negli ultimi giorni e alla fine la verità è apparsa in tutto il suo squallore, con l’ammissione della Regione Fvg,  per bocca dell’assessora alla cultura Tiziana Gibelli, di aver operato l’ostracismo in nome di una loro indiscutibile verità ideologica. Quindi ormai dinnanzi a questa deriva autoritaria ci si può aspettare di tutto. Così, in attesa di diventare oggetto di censura,   cerchiamo di capire se un nuovo piccolo, ma significativo mistero, potrà essere svelato. A sparire è addirittura una conferenza stampa, convocata, confermata e poi annullata, il tutto nell’arco di un paio d’ore. Vediamo la cronologia dei fatti: Lunedì scorso 11 ottobre alle 08:55 arriva alle testate giornalistiche un invito a conferenza stampa, mittente l’ufficio stampa di Confindustria Udine che si capisce essersi fatta parte diligente anche per gli altri numerosi soggetti, nel comunicare che il giorno dopo (martedì 12 ottobre) alle ore 11.15, presso la Cciaa Pn-Ud , sala Valduga a Udine, le categorie economiche e i sindacati avrebbero presentato un documento unitario. Si leggeva testualmente: “documento per il futuro del Friuli”, mica una cosa da poco. “Le parti parti firmatarie, si leggeva ancora nella nota, in seno alla Camera di Commercio di Pordenone e Udine, intendono avanzare con questo documento una proposta articolata per il futuro del Friuli che, unitamente al rilancio dell’attrattività di sistema, sia in grado di contribuire allo sviluppo dell’intera Regione”. Parteciperanno all’incontro con la stampa, si leggeva nell’invito: Giovanni Da Pozzo, Presidente Confcommercio Udine, Anna Mareschi Danieli, Presidente Confindustria Udine, Massimo Paniccia, Presidente Confapi FVG, Graziano Tilatti, Presidente Confartigianato Udine, Gino Vendrame, Presidente Coldiretti Udine, Daniele Castagnaviz, Presidente Confcooperative Udine, Livio Nanino, Presidente Legacoop FVG, Adino Cisilino, Presidente AGCI FVG, Emiliano Giareghi, Segretario Cgil Udine, Renata Della Ricca, Segretario Cisl Udine, Franco Colautti, Segretario Cisl Alto Friuli, Luigi Oddo, Segretario Uil Udine. Insomma un evento che, almeno sulla carta, si annunciava come interessante sprone per la ripartenza economica, anche se, un parterre così variegato, poteva far presupporre che nulla di rivoluzionario poteva essere contenuto in quel documento. Ma evidentemente qualcuno deve aver pensato diversamente. Infatti nonostante fosse arrivata, nella stessa mattina dell’evento (ore 8:30), una conferma alle redazioni con “recall” sempre da Confindustria Udine per l’appuntamento alle 11,15, ecco che alle 9:57 arriva dalla medesima fonte confindustriale il contrordine: “Annullata conferenza stampa odierna +++”. Si legge nel testo lapidario come un telegramma di condoglianze: “l’annunciata conferenza stampa odierna è stata annullata di concerto con tutti i soggetti coinvolti”. Nessuna spiegazione, nessuna motivazione di una così inusuale frenata. Intanto però il Messaggero Veneto in quella stessa mattina, nella smania di anticipare i contenuti di quanto sarebbe stato detto e contenuto nell’accordo, pubblicava un articolo il cui incipit recitava: “Dallo sviluppo della montagna al potenziamento della banda larga (in particolare nelle zone più periferiche). Dalla crescita di una logistica avanzata dell’entroterra friulano alla sfida del turismo sostenibile. Puntando a favorire il rafforzamento innovativo delle imprese e, al tempo stesso, le dinamiche del mercato del lavoro con una particolare attenzione ai giovani e alle donne. Linee strategiche (e anche operative), queste, necessarie per costruire il Friuli del futuro. Linee contenute in un documento unitario che le categorie economiche e le rappresentanze sindacali presenteranno oggi (alle 11.15, nella sede di Udine della Cciaa Pn-Ud)”. Quindi, con scorrettezza non certo imputabile al giornale che giustamente “ci prova sempre”  e spesso con successo, dato che anche i forti sono sensibili ai monopoli delle notizie, qualcuno aveva passato il testo. Ironia però, visto che nessun documento è stato presentato, la notizia da piccolo scoop è diventata una “fake”. Una vicenda strana, surreale. Noi abbiamo idee precise, registriamo intanto che le giustificazioni addotte ( sempre secondo il Messaggero Veneto) da Confindustria Udine per bocca della sua presidente pro-tempore Anna Mareschi Danieli, “indisposizione improvvisa di alcuni relatori”, appare poco credibile, anche perchè, non ci risulta essere vero che la frenata fosse stata “concordata di concerto con “tutti” i soggetti coinvolti” alcuni dei quali sono decisamente rimasti sconcertati, perchè,  nulla sapevano e quindi qualcuno a concertato a loro insaputa. Ovviamente le voci più consistenti e credibili dicono che la frenata sia stato “suggerita” dalla Regione e in particolare dall’assessore Sergio Bini che nulla vuole si muova senza il proprio “sigillo” di dominus dell’economia. Altre voci raccontano anche di un certo nervosismo da parte di Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico che si è sentito escluso e che ha fatto valere il suo peso territoriale anche nei confronti del presidente della Camera di commercio di Udine che lo è anche di Pordenone. Insomma un tiro incrociato a palle incatenate.   A questo punto, da giornalisti diligenti  che fanno domande,  vorremmo chiedere lumi su come siano andate davvero le cose. Siamo certi che difficilmente verrà data risposta perchè alla vergogna non c’è fine, ma vorremmo chiedere comunque  a tutti i soggetti interessati, se pare normale essere trattati come fantocci. Non possiamo credere, anzi siamo certi, non siano tutti utili idioti, o per dirla in friulano “sotàn” dinnanzi al “sorestànt” di turno.