In Piazza Grande a Palmanova due oggetti misteriosi in realtà aumentata: le sculture virtuali “Farfalla 0.1” e “Liberesum”

A partire da sabato 19 giugno 2021 in Piazza Grande a Palmanova sarà possibile andare alla ricerca di due oggetti misteriosi attraverso la realtà virtuale: un gioco artistico che testimonia le esperienze sociali vissute tra Palmanova, Monfalcone, Aiello e Fiumicello Villa Vicentina.

Durante tutta l’estate cittadini e turisti della città di Palmanova saranno invitati a scoprire i due oggetti che popoleranno la piazza, passando tra reale a virtuale. Oltre a ciò, un mosaico realizzato dagli studenti dell’l’Istituto ISIS Pertini di Monfalcone dal titolo “Inconsapevoli forme d’amore”, sarà visitabile all’interno del Municipio. Il progetto, arrivato alla sua seconda edizione, si configura come l’ultimo tassello di un lungo percorso caratterizzato da laboratori scolastici ed art talk.

Co.So! Artisti per il sociale è un progetto di co-creazione che vede coinvolti artisti professionisti, cittadini, operatori e comunità fragili. Attraverso l’arte contemporanea si apre una riflessione sul tema del benessere e della salute mentale per sottolineare il valore della cura e dell’inclusione sociale. Il programma ha dato la possibilità a tre artisti internazionali (Rok Bogataj, Cristiano Focacci Menchini e Roberto Alfano) di lavorare con e per la comunità, creando dei momenti di evasione artistica e creativa durante l’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 e da tutte le sue conseguenze. Co.So! vuole così coinvolgere un pubblico più ampio per condividere tutti assieme ed in maniera giocosa una riflessione sul benessere, sulle relazioni e sull’inclusione sociale.

L’edizione 2020 si conclude, nel 2021, con la realizzazione di due sculture digitali per la Piazza Grande di Palmanova (Friuli Venezia Giulia). Rok Bogataj e Cristiano Focacci Menchini, gli artisti coinvolti nel progetto co-creativo, hanno scelto di portare la natura al centro della città e della comunità. “Farfalla 0.1” e “Liberesum” sono le sculture che potranno essere scoperte in realtà aumentata tramite l’app di Etrarte, scaricabile gratuitamente per utenti iOS e Android da App Store o Google Play. L’applicazione permetterà di visualizzare le sculture in 3D posizionate all’interno della Piazza Grande, mentre per tutti quelli che non avranno la possibilità di visitare la città, dal 15 luglio sarà possibile visualizzare i codici QR Code anche sul portale dell’Associazione Etrarte (www.associazionetrarte.it).

Il progetto è curato dall’associazione culturale Etrarte, finanziato dalla Regione Friuli Venezia-Giulia e supportato dalla Fondazione Friuli. È realizzato in collaborazione con importanti partner operativi: Consorzio di Cooperative Sociali Il Mosaico, Creaa Snc, Match Gallery (Museum Galleries of Ljublijana), Musivaria, Fondazione Malutta, Cantiere dei Desideri, Mongolfiere Tascabili, Kallipolis, Valory App. È patrocinato dal Comune di Fiumicello Villa Vicentina e dal Comune di Palmanova. Partner tecnico Eye-Tech Srl.

Di seguito alcune considerazioni sul progetto da parte di Thomas Trino, Assessore Attività produttive e rapporti con le associazioni di riferimento – Politiche giovanili di Palmanova: “Il progetto Co.So.! Artisti per il sociale ci ricorda ancora una volta l’importanza di fare comunità e di favorire l’interazione sociale attraverso l’arte. In un momento così delicato in termini sociali e interpersonali, l’arte si è messa a servizio della comunità, ristabilendo il contatto e la cooperazione tra le persone, soprattutto tra le nuove generazioni. In piazza a Palmanova, oltre al risultato artistico del percorso fatto da un gruppo di ragazze e ragazzi, verranno “esposte” due opere d’arte che ci vogliono invitare a riflettere sul forte legame tra l’essere umano e il mondo naturale, fortemente destabilizzato per mano d’uomo. La nuova modalità espositiva in realtà aumentata attirerà sicuramente la curiosità di molti concittadini e turisti.”

I laboratori.

Ogni laboratorio di Co.So! nasce dalla co-creazione di un progetto che coinvolge artisti ed operatori nella fase progettuale ed include le comunità di riferimento nel momento creativo. La restituzione è un progetto espositivo, in questo caso mediato dalla realtà aumentata, che riunisce i risultati dei momenti laboratoriali, le riflessioni degli artisti e dei partner coinvolti e la risposta della comunità di riferimento. Il Covid-19 ha frammentato, virtualizzato e decontestualizzato ogni tipo di relazionalità delle persone comuni e tutto ciò è stato amplificato nel caso delle comunità fragili. Consapevoli che un “ritorno alla normalità” fosse ancora più importante per chi vive in una condizione dimarginalità, l’associazione ha preferito posticipare le attività più importanti fintanto che non è stato possibile garantirne la fattibilità.

Il primo laboratorio si è svolto presso l’Istituto ISIS Pertini di Monfalcone il 13 aprile 2021 grazie all’ospitalità della docente Nevia Pizzon, dal titolo “Il Mondo è a pezzi ma noi siamo i mosaicisti”.

Partendo dalla riflessione che possiamo ritrovare e riconoscere le geometrie antiche anche nei mosaici contemporanei, le professioniste di Musivaria (UD) hanno sviluppato un workshop dedicato ai soggetti geometrici tipici dei mosaici di Aquileia. Gli studenti hanno realizzato l’opera finale dal titolo “Inconsapevoli forme d’amore” che racchiude libere e moderne interpretazioni dei mosaici antichi. L’esecuzione e l’ideazione è di Roberto Alfano, con Musivaria di Silvia Angeletti e Donatella Garabello.

Il secondo laboratorio ha dato la possibilità ai residenti di Casa Teresa (Aiello) di co-creare un’opera muraria di incredibile intensità, completamente dedicata alla rappresentazione della natura.

“Alba bianca, oltre la collina” è l’opera realizzata dall’artista Cristiano Focacci Menchini assieme agli operatori e agli ospiti di Casa Teresa. La settimana di residenza ha portato all’inclusione delle micro narrazioni di tutti i partecipanti, co-costruendo un murales rappresentazione di un ambiente naturale popolato da insetti, piccoli animali e piante.

Il terzo laboratorio, “La Traccia”, gioca sui molteplici significati di questa parola: la traccia come segno da seguire, come indizio manifesto di un paesaggio, ma anche come suggerimento nascosto di una narrazione che si costruisce insieme. L’artista sloveno Rok Bogataj parte da una riflessione aperta assieme agli operatori del gruppo teatrale il Cantiere dei Desideri (Fiumicello Villa Vicentina) per guidare poi il gruppo di progettazione nella creazione di una risposta condivisa, in questo caso una scultura.

Gli artisti.

Cristiano Focacci Menchini (Viareggio, 1986), vive e lavora tra Pietrasanta e Venezia. Dopo aver conseguito il diploma in Design e Restauro d’arte all’Istituto d’arte Felice Palma di Massa si laurea in Pittura e Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2013 co-fonda il collettivo How We Dwell con cui è assegnatario di uno studio d’artista presso la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia.

Rok Bogataj (Slovenia, 1974) vive e lavora a Lubiana. Si è laureato nel 2002 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il suo lavoro compone un’archeologia della quotidianità attraverso dei materiali quali legno, metallo e plastica. Il suo lavoro si esprime attraverso diversi mezzi come la scultura, la fotografia, il video ed il disegno.

Roberto Alfano (Lodi, 1981) è un artista ed educatore, esperto nella conduzione di laboratori artistici ed esperienziali e delle dinamiche delle espressioni artistiche in situazioni di disagio psicofisico. Sviluppa il percorso artistico durante gli anni all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, legato al disegno e alla pittura tradizionale e murale.

L’Associazione Culturale ETRAR.T.E. (Rinascita Territoriale Espressiva), si occupa della promozione e del sostegno alla ricerca artistica in ambito Contemporaneo.