La crisi della magistratura dopo la vicenda Palamara: ne ha parlato a Udine l’ex procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio

Carlo Nordio ph Marco Zammitti

Si è chiuso con un incontro dedicato alla giustizia il ciclo di tre meeting organizzato dal Lions Club Host Udine presso l’Astoria Hotel Italia. Ospite della serata, intitolata “La crisi della magistratura dopo gli scandali di Palamara e Milano” è stato l’ex magistrato e procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio, che ha intrattenuto i soci dell’associazione presentando il suo ultimo libro “Appunti di storia e di costume” che raccoglie alcuni degli articoli di “Terza pagina” pubblicati negli ultimi quattro anni dal Messaggero di Roma. “Siamo molto soddisfatti dei tre incontri organizzati per i soci in quest’ultimo mese – ha detto il presidente del Lions Club Host Udine Carlo Delser – che si sono caratterizzati sia per i temi di grande attualità, dalla sicurezza dei vaccini contro il Covid ai nuovi scenari di politica internazionale dopo la crisi in Afghanistan fino alla crisi della magistratura, sia per l’altro livello dei nostri ospiti. Le riunioni dei soci Lions rappresentano un momento importante nella vita dell’associazione e pongono le basi per gli interventi concreti che realizziamo per il nostro territorio”. Prendendo le mosse dai temi trattati nel suo libro, che ripercorre i più grandi processi della storia, da quello a Gesù fino a Norimberga arrivando ai giorni nostri, Nordio ha parlato della crisi della magistratura italiana. “Ho sempre avuto uno sguardo critico riguardo alla magistratura – ha detto – ma è importante ricordare che la maggior parte dei magistrati italiani non merita il discredito gettato sulla categoria. Tuttavia è innegabile, soprattutto dopo la vicenda Palamara, il primo presidente della storia dell’Associazione nazionale magistrati a essere espulso, nel 2020, che il sistema giudiziario vada rivisto da capo a piedi e che la magistratura debba fare pulizia al proprio interno”. Nell’occasione si è discusso anche del ruolo sempre più importante ricoperto dalle intercettazioni nel corso delle indagini, dei poteri dei pubblici ministeri, della commistione fra magistratura e politica e del ruolo dei media nella divulgazione di documenti segreti.