Legacoop sociali: “indegna persecuzione poliziesca degli attivisti di “Linea d’Ombra” a Trieste”

Nota del presidente di Legacoop Sociali Gian Luigi Bettoli sulle perquisizioni all’associazione triestina Linee d’ombra: “Questa mattina, si legge nel comunicato,  forze di polizia hanno occupato la casa di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, attivisti dell’associazione di solidarietà triestina “Linea d’Ombra”, accusandoli paradossalmente di favorire l’immigrazione clandestina, sequestrando loro oggetti personali e di lavoro.  E’ sconcertante che, in questo paese dove dilaga la delinquenza organizzata e gran parte delle risorse pubbliche sono rapinate sotto gli occhi di tutti dall’evasione fiscale, la magistratura e le forze dell’ordine siano impegnate a perseguitare chi è colpevole solo del “reato di solidarietà”, cercando di lenire con il proprio, gratuito, impegno personale alla gravissime condizioni di “vita” dei migranti. D’altronde, pochi anni fa abbiamo assistito ad un caso analogo, quello del sindaco di Riace Mimmo Lucano: delegittimato, cacciato dalla sua carica e costretto ad assistere allo smantellamento del suo imponente piano di accoglienza e rinascita civica … finché tutte le accuse si sono sgonfiate. Evidentemente viviamo in un mondo che funziona alla rovescia.
Come associazione di cooperative sociali, che hanno come finalità la promozione del benessere pubblico, ed in particolarità delle categorie più deboli della società umana, protestiamo vivacemente ed esprimiamo la nostra solidarietà a Lorena, Gian Andrea ed alle altre ed altri volontari/e di Linea d’Ombra”.