L’Europa che abbiamo in mente guarda alla pace, non al riarmo.
Lettera aperta del Partito della Rifondazione Comunista al Sindaco di Udine relativamente alla manifestazione del 15 Marzo a Roma.
Caro sindaco,
sbagli a partecipare il 15 marzo a Roma alla manifestazione lanciata da Michele Serra dalle pagine di Repubblica. Sbagli perché parlare di «unità e libertà per i popoli europei» è una richiesta tanto generica quanto pericolosa, priva di un reale obbiettivo, che vuole unire ma non si sa sotto quali reali valori. Forse è minacciata l’unità europea o la libertà degli europei? Ma chi ci minaccia se non proprio chi ci guida? La superficialità dei proclami che caratterizzano questa “chiamata alle armi”, nutre soltanto la mancanza di memoria. Quella piazza potrà davvero dimenticare il passato di questa Unione Europea e ignorare gli 800 miliardi del piano di riarmo? Sindaco sbagli a scendere in piazza per l’unità dell’Europa senza fare un bilancio serio di cosa sia stata finora quell’unità, dei deficit democratici, dell’austerità che ha impoverito le classi lavoratrici del continente e poi, scusa, dov’era l’unità quando si è stritolava la Grecia? Serra ha sottolineato i valori originari dell’Unione europea, l’obbiettivo di diventare «una potenza pacifica, forte e pacifica, libera e pacifica, democratica e pacifica”. Ma di cosa sta parlando? Noi in quella piazza che voleva accogliere solo le bandiere europeiste non ci saremo, non porteremo aggiustamenti e dichiarazioni vuote accanto a chi la guerra la vuole e la vuole fare. Non ci schiereremo per un Europa che mette la crescita economica e la competitività davanti agli obbiettivi climatici. Non ci schieriamo con un’Europa che rivede il patto di stabilità e consente agli stati membri di sforare del 3% il rapporto tra deficit e PIL nazionale senza rischiare sanzioni, a patto che lo si faccia per investire nella Difesa. Quegli 800 miliardi dovrebbero essere spesi per la salute pubblica, per la scuola, per la cultura e la ricerca, per la giustizia, per combattere la povertà, per le pensioni, per la sicurezza sul lavoro, insomma per tutto ciò che migliora la vita della gente. Quella che si vuole osannare in piazza a Romanon è la nostra Europa, è un’associazione a delinquere, guerrafondaia e priva di valori morali, che rischia la terza guerra mondiale con leggerezza, che calpesta i diritti umani ignorando il genocidio palestinese. L’Europa che abbiamo in mente noi è un’Europa attenta alle persone, capace di accogliere e sostenere, di lottare ai tavoli della pace e non con le armi in mano. Un’Europa ecologica che guarda al lavoro con rispetto, alla salute e ai diritti con convinzione, alla cultura con la grazia di una comunità che migliora. Un Europa che sa opporsi all’ingiustizia. Noi sotto quella bandiera non sfileremo e, caro sindaco, non dovresti farlo nemmeno tu. Non si può onorare chi cerca la guerra e non protegge i popoli. Per questo non ci rappresenterai il 15 marzo a Roma.
Anna Manfredi Partito della Rifondazione Comunista Udine