L’Osservatorio Civico contro le illegalità del F.V.G richiede l’intervento del Ministro Costa e della Commissione Europea sul malfunzionamento del depuratore di Lignano

L’Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli V.G. rende noto di aver  provveduto ad inviare nelle scorse settimane al Ministro all’Ambiente on. Sergio Costa,  alla Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea – Bruxelles, al Presidente della Corte dei Conti di Trieste,a Direttore Generale dell’l I.S.P.R.A. Istituto Superiore Protezione e la Ricerca Ambientale – Roma, un documento richiedendo l’intervento, come da loro competenza, per esaminare compiutamente il  fatto che l’impianto di Depurazione di Lignano Sabbiadoro, documentalmente  funzionalmente ma in realtà deficitario. L’osservatorio, si legge in una nota, “chiede in sostanza  un intervento al fine di ottenere, da un punto di vista amministrativo e tecnico, una valutazione della rispondenza dello stesso depuratore alle Normative correnti e vigenti in materia, della sua configurazione processistica e dell’adeguatezza reale rispetto ai trattamenti contemplati dalle Leggi vigenti. Un tanto quindi per superare le dichiarazioni autoreferenziali del Gestore e dell’Assessore Regionale all’Ambiente Scoccimarro che di fatto, non hanno affatto smentito i dati tecnici (tratti da documenti pubblici ufficiali) presentati in più occasioni pubbliche dal Consigliere Regionale Cristian Sergo e dare soluzione ad una gravissima crepa ambientale che purtroppo non è isolata in questa regione”. Teniamo a precisare, conclude la nota, che la posizione dell’Osservatorio Civico non è in contrapposizione preconcetta ed ottusa contro alcuno ma intesa unicamente a sollevare problemi reali e concreti la cui mancata soluzione induce danni gravissimi alla salute pubblica, agli ecosistemi e alle tasche dei contribuenti.

Questa il testo delle lettera inviata.

 

al Ministro all’Ambiente on. Sergio Costa
alla Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea – Bruxelles
al Presidente della Corte dei Conti di Trieste
a Direttore Generale dell’l I.S.P.R.A. Istituto Superiore Protezione e la Ricerca Ambientale – Roma
e p.c: mezzi di comunicazione

Oggetto: malfunzionamento del depuratore di Lignano Sabbiadoro -responsabilità,violazioni normative ,violazioni procedure LLPP,controlli e discrasie,violazioni ambientali e sanitarie .
La presente quale accorata richiesta di un Suo diretto intervento ispettivo per tentare di rimediare ad una situazione a dir poco incresciosa che compromette la credibilità della filiera di governo dell’ambiente in Friuli e la oscura assieme ad altre vicende ,note ma mai risolte,calpestando i diritti del cittadino .
Con amarezza e senso di frustrazione,in questi ultimi quattro anni, abbiamo assistito ad una accesa contrapposizione ( tra articoli di stampa,conferenze,interrogazioni regionali) tra il Consigliere Regionale Cristian Sergo ed il gestore dell’impianto citato in oggetto oltrechè con tutta la filiera burocratica e decisionale Regionale ( Ausir Direzione Centrale,ArpaFvg,Asl)senza che ,ad oggi, il cittadino abbia potuto realmente contare su una risultanza chiara ed inequivocabile che indicasse lo stato reale dell’arte e le ragioni da che parte stiano.
Certo è che le carte fanno sicuramente propendere per una ragione del Consigliere che ha fatto luce su molti fatti artatamente confusi dal gestore con la compiacenza degli altri enti presentando lui invece documenti ufficiali che non consentono repliche come ripetuti sforamenti tabellari dello scarico ,incompletezza dell’impianto rispetto ai progetti di riferimento ed alle autorizzazioni in essere , carenze e contraddizioni approvative , collaudi deficitari,gestione impropria ,procedure non rispettate ,dichiarazioni tecniche contraddittorie.
Allo stato le cose non sono cambiate nonostante le informazioni ,portate alla luce sulla gestione anomala anche nelle due lettere allegate ,che un professionista del settore ben informato sui fatti ha inviato alla III e IV Commissioni Regionali del Friuli V.G. dopo aver assistito ad una audizione in Consiglio Regionale restandone sconcertato a tal punto da denunciare responsabilmente il reale stato dell’arte a lui risultante .
Ciò non ci porta però a subire con rassegnazione quanto finora assistito,ma anzi , dopo avere già presentato due esposti ai Noe di Udine- Nucleo Operativo ecologico dei Carabinieri a titolo personale (senza ricevere notizia alcuna),siamo pronti ad offrire un documento originale come contributo all’emergere del reale stato dell’arte con un fine unicamente civico confidando in una soluzione di un gravissimo problema ancora irrisolto a distanza di venti anni dalle indicazioni ministeriali e dei progetti ancora non realizzati .
E ricordiamo che stiamo occupandoci di un impianto che deve garantire il trattamento biologico dei reflui di una località che è caratterizzata ,nei periodi estivi, da 200.000 presenze e che scarica in un ambito sensibile (alto adriatico) ed in una laguna (quella di Grado e Marano) Sito di interesse Comunitario!!!!!!!
Dopo avere consegnato ai NOE ,in due diverse occasioni,una serie di fotografie dell’impianto (originali e fiscalmente identificabili anagraficamente) ora qui alleghiamo un documento che le stesse mette a confronto con i verbali di prelievo di campionamento e prelievo redatti dall’Arpa fvg (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) in contraddittorio con il gestore nel triennio 2017/2019 che paiono avvalorare i dubbi e le contraddizioni segnalate ,oltre che sul funzionamento non regolare ed appropriato dell’impianto,ed anche sui contenuti dei verbali stessi.
Un tanto riteniamo porre alla Vostra attenzione dopo le ultime risultanze dell’interrogazione del Consigliere che non ha ottenuto risposte acclaranti da parte dell’assessore Regionale Fabio Scocciamarro competente ma anzi un quadro fosco e pieno di reticenze e dopo un botta e risposta tra il Consigliere e l’unità di laboratorio dell’Arpa (riportato dalla stampa sul web) in merito alle procedure di prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi e relativamente alle responsabilità sui dati anagrafici identificativi degli stessi che non si comprende se siano prelevati dall’unità di prelievo dell’Arpa o consegnati ad essa dal gestore ; da quanto scritto, tra l’altro, sembrerebbe emergere che l’unità di prelievo acque non avrebbe la certificazione di qualità come invece avrebbe il laboratorio (????) .
Da quanto a noi risulta,sullo specifico del Depuratore di Lignano Sabbiadoro ,dovrebbero essere stati depositati almeno altri cinque esposti dal Gruppo Regionale Cinquestelle oltre ad uno di un Biologo di Marano ed un altro dal movimento CasaPound ma, nonostante le segnalazioni della popolazione ed i documenti ufficiali presentati,non abbiamo alcuna informazione che ci sia stato il seguito ,per noi dovuto , nemmeno le valutazioni sperimentali indispensabili dopo quanto esposto in Consiglio Regionale dal Consigliere Sergo e cioè che gli atti di collaudo tecnico amministrativo presentano anomalie evidenti rispetto alle procedure cogenti ed ai provvedimenti assunti da chi lo ha redatto e da chi lo ha esaminato provvedendo anche alla assegnazion di contributi regionali per opere non funzionanti secondo le previsioni progettuali e contrattualizzate.
Rimaniamo a disposizione per implementare la documentazione allegata sperando in un Suo autorevole intervento che non metta a confronto solo dichiarazioni di parte ma preveda anche una ispezione ed un controllo diretto e prolungato dei documenti e dell’impianto da parte di strutture e tecnici terzi .
Insomma un quadro inquietante cui si vuole dare un contributo chiarificatore e consentire ai Vostri ruoli ispettivi di verificare per porvi fine individuando responsabilità e soluzioni nell’interesse della difesa dell’Ambiente e della salute pubblica.