M5S FVG – “Bilancio di previsione Comune di Gorizia manca di strategia”

“Un bilancio di previsione tardivo e senza una strategia”. Questo il giudizio di Ermanno Macchitella, consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle a Gorizia. “Sottolineiamo ancora una volta i ritardi di presentazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) e che anche quest’anno è stato presentato alla votazione congiunta con il bilancio di programmazione, cosa non ammissibile dagli attuali principi contabili. Il documento programmatico è pieno di buoni propositi ma privo di obiettivi strategici ed operativi. Per questo motivo, questa amministrazione, così come le precedenti, non riesce a sviluppare la città sotto il profilo della viabilità, dell’urbanistica, dello sviluppo turistico e della crescita culturale, nonostante il prossimo traguardo del 2025”.

“Ribadiamo l’errore nel togliere il finanziamento alla viabilità di ingresso dell’ospedale San Giovanni di Dio, intervento molto importante dato il percorso attuale delle ambulanze che devono affrontare tre rotonde vicine e che durante le ore mattutine sono intasate da veicoli e autobus” continua il consigliere M5S.

“Non possiamo inoltre dimenticare di quanto questa Giunta stia trascurando i quartieri della Destra Isonzo, come Piedimonte, che oggi è tagliata fuori da una passerella in attesa di riparazione (e chissà fino a quando questa sarà chiusa) e dallo storico ponte del Torrione che, dal Piano triennale dei lavori pubblici, viene definito come una struttura ad avanzato stato di degrado, tale da consigliare la demolizione e costruzione di un nuovo ponte – continua Macchitella -. È un’eredità dalle precedenti amministrazioni che non hanno provveduto a suo tempo alla sistemazione, ma lasciare oggi che su quel ponte passino i TIR non è ammissibile; tra l’altro i cartelli stradali applicati ammettono il passaggio a veicoli con peso per asse non superiore a 25 tonnellate, quando il limite da codice della strada è di 2,5 tonnellate. È indispensabile intervenire immediatamente per evitare il peggio”.

“Il costante calo demografico di Gorizia ha bisogno di politiche serie: occorre innanzitutto prendere inconsiderazione la partecipazione al network per avvicinare la città all’acquisizione della certificazione “Comune amico della famiglia”, ma anche pensare al concetto di politica rivolte al benessere, piuttosto che correre ai ripari una volta che i cittadini si trovino in disagio. Per ultime, ma non meno importanti, sono le continue perdite di gestione e le politiche poco lungimiranti delle due partecipate al 100% ovvero SDAG e ADA – conclude il portavoce pentastellato -, in cui non si prevedono ancora sbocchi produttivi e dove non sono ancora chiari alcuni investimenti passati che non hanno portato a nulla”.