Manovre elettorali: Fedriga si fa le sue “olimpiadi” personali e spende 20 milioni di euro

Il Presidente dell’associazione dei Comitati Olimpici Europei (COE) Spyros Capralos ha guidato la cerimonia, consegnando la scultura L’Ulivo d’oro della Dea Pax, simbolo di pace e amicizia, al presidente della Regione Friuli Venezia – Massimiliano Fedriga e al presidente del Comitato Organizzatore – Maurizio Dunhoffer

Come FriuliSera ne avevamo parlato il 26 ottobre scorso ma oggi la vicenda è deflagrata in tutta la sua “delicatezza” sulla home de Il Fatto Quotidiano (clicca per leggere) il nostro articolo. Parliamo dell’organizzazione in Fvg nel prossimo gennaio del Festival olimpico della gioventù europea (Eyof) e della spesa non proprio morigerata di 20 milioni di euro da parte della giunta Fedriga sempre nell’alveo dello slogan “Io sono Fvg” che ora assume la sua reale valenza “personale”. Secondo il quotidiano da sempre vicino al Movimento 5 Stelle “Massimiliano Fedriga ha voluto fare le cose in grande. Così in grande da strafare”. “La Regione Friuli-Venezia Giulia, spiega il Fatto Quotidiano, ha stanziato quasi 20 milioni di euro – per l’esattezza, 19.581.113 – per organizzare l’edizione invernale, in programma il prossimo gennaio, del Festival olimpico della gioventù europea (Eyof). Attenzione: non l’edizione dei Giochi olimpici giovanili, che sono patrocinati dal Comitato olimpico internazionale (Cio), e che infatti si svolgono ogni quattro anni. Bensì un appuntamento sportivo rivolto ai giovani dei comitati olimpici europei e composto da gare che, pur avendo un valore per chi vi partecipa, non hanno alcun seguito mediatico (nonostante un bando regionale da 450mila euro per la trasmissione in streaming o in tv). Tanto che, addirittura, non esiste un programma fisso di discipline da disputare (come per le Olimpiadi). E così ciascun organizzatore decide, in base ai propri mezzi, quante farne. Ma, come si diceva, il Friuli – e Fedriga – ha voluto esagerare: 14 discipline, quando nelle ultime due edizioni, in Finlandia e Bosnia, furono otto. In quante sedi? Ben 13 (a marzo di quest’anno, a Vuokatti, sono state tre). Con il conseguente incremento dei costi: quei quasi 20 milioni di euro già messi a bilancio. Ma quanto ha speso la Finlandia, tanto per continuare col raffronto? Praticamente un sesto: 3,5 milioni di euro. Una bella differenza”. Ed in effetti dei dubbi vengono e del resto noi stessi avevamo evidenziato come apparisse strana quell’organizzazione di eventi montani che si allargavano alla pianura e al mare. Spiega ancora Il Fatto: “Eyof 2023 si tiene dal 21 al 28 di gennaio e coinvolgerà: Claut, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Piancavallo, Pontebba, Sappada, Sella Nevea, Tarvisio, Trieste, Udine e Zoncolan a cui si aggiungono Planica (in Slovenia) e Spittal (in Austria). Nove località montane (o pre-montane) e due città distribuite nella regione; e una valle e un comune oltreconfine”. “C’è poi un’altra stranezza che balza all’occhio, evidenzia il giornale nazionale, a Trieste, il 21 gennaio, ci sarà la cerimonia d’apertura; a Udine, sette giorni dopo, quella di chiusura. Perché non farle nella stessa città, contenendo i costi per l’organizzazione e riducendo gli spostamenti dei 2300 partecipanti (circa 1300 atleti, a cui si aggiungono allenatori e accompagnatori)?” La risposta l’avevano data noi il 26 ottobre ed è probabilmente di natura elettorale. Ma forse è sui costi che tutto appare spropositato: per le due cerimonie la Regione ha pubblicato un bando da quasi un milione di euro a fronte del precedente dell’esborso della Finlandia, che è uno stato e non una regione, di centomila euro. Per il resto vi rimandiamo, come è giusto alla lettura del servizio sul “Fatto” che si può leggere cliccando qui.