Montagna. Marsilio (Pd): residenzialità, giunta Fedriga contro giovani

“Il sostegno ai giovani e, in particolare, a quelli che scelgono di vivere in montagna, resta un vuoto slogan per la Giunta Fedriga e il Centrodestra, attenti a non dimenticarli mai negli annunci e nel mostrarsi come bravi e attenti amministratori sui media e sui social, salvo poi affossarli negli atti concreti”.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Enzo Marsilio (Pd), esprimendosi a margine del dibattito sul disegno di legge 178 “Misure finanziarie intersettoriali”, al quale aveva presentato un emendamento per favorire il reinsediamento e il recupero dei centri abitati montani, attraverso alcune modifiche ai criteri di assegnazione dei contributi per la prima casa”.

“Dopo il mancato scorrimento della graduatoria a sostegno dei giovani agricoltori in montagna, la Giunta Fedriga e il Centrodestra – continua l’esponente dem – hanno respinto il nostro emendamento che prevedeva di eliminare dai criteri di accessibilità ai contributi prima casa il limite di reddito di 5mila euro dei 2 anni precedenti alle domande, che il richiedente ha l’onere di dimostrare”.

Secondo Marsilio si tratta “di un vincolo assurdo, visto che la Regione costringe il cittadino richiedente a contrarre un mutuo per poter ottenere il contributo regionale. È evidente che la banca, per concedere il mutuo, non si accontenterà di certo di un reddito annuale di 5mila euro, ma pretenderà adeguate garanzie che dimostrino le capacità del beneficiario di rimborsare le rate di mutuo. Ovviamente, quindi, il cittadino richiedente o i suoi parenti verranno chiamati a garantire, dimostrando di avere redditi ben più importanti e in grado di rimborsare la rata”.

“Un giovane al primo impiego, anche con un contratto a tempo indeterminato, che voglia acquistare la propria casa e che ha i genitori con redditi sufficienti a garantire il pagamento della rata del relativo mutuo, non potrà ottenere il contributo regionale – conclude la nota del Partito democratico – perché nei 2 anni precedenti non aveva i 5mila euro di reddito imposti dalla Regione. Una situazione assurda che evidenzia ulteriormente l’assoluto disinteresse della Giunta Fedriga nei confronti dei giovani”.