Nell’ambito di “Una luce sempre accesa”: “Penelope nonostante Ulisse” in scena il 6 aprile a Trieste

Una figlia ferita dal padre, poi moglie ferita dal marito, ma anche una madre e un’imprenditrice di successo: l’attrice Sara Alzetta dà voce a Penelope in un momento delicatissimo della sua vita, alle prese con un difficile riesame di sè in prossimità del ritorno di Ulisse, il compagno assente da due anni. In questa conversazione introspettiva, non solo ripiegata sul passato ma orientata alle scelte future che l’attendono, Alzetta, attrice apprezzatissima a Trieste e non solo per la sua capacità di mettere in scena storie di donne più o meno famose interpretandone i drammi interiori, si alterna con Gian Maria Zappelli, professionista abituato da anni ad accompagnare le persone nella loro emancipazione psicologica ed identitaria, nel ruolo di “corifeo” che dall’esperienza di Penelope estrae domande e tracce per proporre al pubblico una conversazione con le proprie esperienze, i propri timori e le proprie speranze, perché ognuno possa chiedersi quanto libero si sente nell’inseguire i propri sogni e nel lasciare le proprie sicurezze. Una figlia ferita dal padre, poi moglie ferita dal marito, ma anche una madre e un’imprenditrice di successo: l’attrice Sara Alzetta dà voce a Penelope in un momento delicatissimo della sua vita, alle prese con un difficile riesame di sè in prossimità del ritorno di Ulisse, il compagno assente da due anni. In questa conversazione introspettiva, non solo ripiegata sul passato ma orientata alle scelte future che l’attendono, Alzetta, attrice apprezzatissima a Trieste e non solo per la sua capacità di mettere in scena storie di donne più o meno famose interpretandone i drammi interiori, si alterna con Gian Maria Zappelli, professionista abituato da anni ad accompagnare le persone nella loro emancipazione psicologica ed identitaria, nel ruolo di “corifeo” che dall’esperienza di Penelope estrae domande e tracce per proporre al pubblico una conversazione con le proprie esperienze, i propri timori e le proprie speranze, perché ognuno possa chiedersi quanto libero si sente nell’inseguire i propri sogni e nel lasciare le proprie sicurezze.

Penelope nonostante Ulisse. 4 domande per conservare con se stess*” andrà in scena – nell’ambito di “Una luce sempre accesa”, rassegna culturale organizzata dal Comune di Trieste – mercoledì 6 aprile alle 20.30 nella Sala Luttazzi (Magazzino 26, Porto Vecchio) proposto da Vita Activa Nuova, l’APS nata a luglio 2021 dall’iniziativa di nove donne e un uomo, che oltre a una produzione editoriale ispirata dal femminismo, come luogo e punto di osservazione della realtà contemporanea, e dal desiderio di costruire una società più giusta e inclusiva, si propone di sensibilizzare la cittadinanza attraverso progetti sociali di divulgazione e formazione. Si tratta di uno spettacolo esplorativo, che problematizza le istanze relazionali e affettive del mito, ricollocato nel nostro presente, per farle incontrare e detonare con gli universali psicologici umani e personali.

L’ingresso è libero; per accedere in Sala sono necessari Super Green Pass e mascherina