Nubi minacciose si addensano sulla sanità Fvg – da anni conti fuori controllo e gestione approssimativa
Ormai ci eravamo abituati a tutto, ma sconcerta apprendere dai quotidiani locali che l’assessore alla Salute Riccardi pare essersi accorto soltanto ora che per programmare servono bilanci di previsione corretti. L’assessore ha dichiarato alla stampa che quest’anno “quanto abbiamo stanziato in Finanziaria risponde concretamente alle reali esigenze del Servizio sanitario Fvg”, precisando che la politica di bilancio non è stata scritta nel cassetto e lasciata lì, come successo troppe volte in passato. Quest’anno non si spende di meno, ma si spende secondo previsione – ha ribadito Riccardi. Quindi si finora si è speso un po’ a casaccio, senza programmazione? Certo è che la Regione FVG ha una spesa media pro-capite per la sanità sensibilmente più alta delle altre regioni, pari a oltre 2.900 euro a fronte di una spesa media italiana di 2.300 euro. L’ultima Finanziaria ha stanziato per la spesa sociosanitaria oltre tre miliardi e mezzo di euro, quindi un incremento di seicento milioni di euro nel biennio, pari a oltre il 20% in più, contro il 7% registrato a livello nazionale. Eppure, nel confronto con le altre regioni il FVG non sembra brillare per il livello dei servizi erogati, vedi le liste di attesa infinite, i ritardi di soccorso, la chiusura di reparti, l’esternalizzazione di servizi essenziali, e così via. Un’altra novità importante è la consapevolezza – dichiarata dall’assessore – che serve incentivare il lavoro e rendere attrattive le professioni sanitarie, da cui una manovra da 40 milioni di euro a favore del personale. Forse bisognava cominciare sette anni fa, quando già si delineavano le prime defezioni dei professionisti alla ricerca di posti di lavoro meglio remunerati e più ospitali. Comunque, non credo che basteranno 40 milioni per rimediare a politiche del personale ostili e taccagne. Peraltro è notizia di questi giorni la proclamazione dello stato di agitazione dei medici di ASUGI, a causa del mancato adempimento degli accordi firmati sei mesi fa. Ma adesso che finalmente ci sarà il controllo dei conti, come annunciato dall’assessore, si potrà avere una vera programmazione del Servizio sanitario regionale? Non credo, visto che le linee di “razionalizzazione” annunciate da Riccardi non sembrano frutto di una pianificazione seria e trasparente. Preoccupa la parola “razionalizzazione” visto che è stata ripetutamente usata per giustificare i tagli micidiali della riforma Serracchiani. Si vuole proseguire per la stessa strada?