Nuovo esposto sull’inquinamento della Laguna di Marano. Sotto accusa i canali che dalle campagne portano inquinanti al mare

Un esposto denuncia per “inquinamento corpo idrico nel Comune di Latisana, Precenicco, Marano Lagunare in località Lame in concomitanza delle idrovie Lame Nuova e Lame Vecchie, è stato presentato pochi giorni fa alla Procura di Udine”.
A presentare l’atto il biologo dott. Cristiano Mauro che già in passato, da appassionato ambientalista e pescatore professionista, aveva evidenziato pubblicamente le sue perplessità, correlate da ampie documentazioni scientifiche e fotografiche, relativi ai problemi di inquinamento, ben visibile, che coinvolgono principalmente il mare ed in particolare la laguna di Marano. Questa volta sotto accusa non è il depuratore di Lignano ma più in generale le idrovie, in sostanza la rete dei canali che dalla pianura finiscono in mare con tutto il loro carico inquinante. In particolare Cristiano Mauro, spiega nel suo esposto, di aver più volte allertato i carabinieri, l’ultima volta, specifica, il 21 febbraio scorso alle 16.37, il comando dei carabinieri di Palazzolo della situazione di palese inquinamento dei canali, ma più in particolare il Dott. Mauro fa anche riferimento alla segnalazione al Noe del 15 febbraio 2018 ( correlata da analisi e dati) senza, afferma nell’esposto, aver “ricevuta nessuna risposta dopo un anno”. Spiega ancora i biologo che dopo essersi recato di persona al comando carabinieri di Latisana “mi è stato consigliato di inoltrare direttamente alla procura la denuncia dopo aver segnalato ai differenti organi competenti la problematica nei precedenti quattro anni e non essendo mai stata presa inconsiderazione la mia richiesta”. In sostanza sulla base di quanto da lui stesso rilevato negli ultimi tempi, Cristiano Mauro “ richiede la immediata analisi delle acque (chimico-fisico, composti azotati) nelle aree indicate e richiede il blocco degli impianti idrovori in modo che l’ente preposto per l’analisi (Arpa Fvg) possa effettuarle prima dello sversamento in laguna. Si richiede, spiega sempre Mauro, l’invio della documentazione alla capitaneria di porto di Monfalcone, Lignano Sabbiadoro, San Giorgio di Nogaro, ai comandi carabinieri di Latisana e Palazzolo e al Noe si Udine e per conoscenza della problematica al Ministero dell’Ambiente, ai Comuni di Latisana, Precenicco e Marano Lagunare, alla Procura di Gorizia per informarla di una problematica che interessa tutto il bacino lagunare nonchè alla Cooperativa San Vito di Marano Lagunare essendo i pescatori i primi danneggiati”.
Vedremo se la procura deciderà di dare avvio ad indagini su questa situazione di presunto (in realtà vi sono come è noto ripetute ordinanze sanitarie relative alla commercializzazione di frutti di mare) grave inquinamento. Verrebbe da pensare, data la sensibilità dimostrata dalal procura di Udine sul tema inquinamento e moria delle api, che vi sia attenzione su queste problematiche anche quando gli autori presunti del “misfatto” non solo contadini ma magari enti pubblici che forse non osservano allegramente prescrizioni di legge sentendosi al di sopra delle legge stessa.