Oggi il Consiglio Supremo di Difesa, si parlerà anche dell’attentato che ha visto coinvolti i militari italiani in Iraq

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato alle 17.00 il Consiglio Supremo di Difesa. La riunione che era in realtà pianificata da tempo, cade proprio all’indomani del tragico attentato in Iraq che ha visto feriti gravemente 5 militari italiani in seguito all’esplosione di un ordigno artigianale. I soldati fanno parte di un team misto di Forze Speciali italiane che stava svolgendo attività di addestramento per le Forze di Sicurezza irachene impegnate nella lotta all’Isis. I cinque militari coinvolti dall’esplosione sono stati soccorsi ed evacuati con elicotteri USA che fanno parte della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. Secondo quanto rende noto lo Stato Maggiore della Difesa, tre dei cinque militari sono in condizioni gravi ma non sarebbero in pericolo di vita. Le famiglie sono state informate. Uno dei militari ha riportato l’amputazione di una gamba, un altro ha subito gravi lesioni interne ed un terzo ha riportato danni ad un piede. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sta seguendo “con attenzione e apprensione gli sviluppi della situazione.
Guerini, subito messo al corrente della situazione dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ha immediatamente informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il ministro, in queste ore di preoccupazione, esprime “la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti”. “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appresa la notizia del gravissimo attentato contro il contingente militare italiano in Iraq, ha fatto pervenire al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, un messaggio di solidarietà per i militari rimasti feriti”. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale. Tornando al Consiglio Supremo di Difesa l’ordine del giorno ufficiale al suo primo punto mette la situazione sulle principali aree di crisi ed evoluzione delle forme di minaccia, con particolare riferimento al terrorismo transnazionale di matrice jihadista. Si parlerà anche dell’impiego dello Strumento Militare nazionale nell’ambito dei diversi Teatri Operativi, dello stato delle relazioni strategico-militari in ambito europeo e transatlantico e delle prospettive della posizione nazionale nel quadro delle alleanze e delle iniziative multilaterali cui l’Italia aderisce. All’ordine del giorno anche il processo di riforma e modernizzazione del comparto Difesa, con particolare riguardo ai programmi di investimento e le prospettive evolutive nel settore digitale e sviluppi delle politiche di sicurezza e difesa nel dominio cibernetico. Difficile però si vada oltre la fotografia dell’esistente perchè, allo stato, l’idea di disegnare un nuovo modello di difesa è lontanissimo dalle agende della politica.