Pandemia: ottimismo ma non euforia

Dal 24 gennaio calano velocemente i positivi -35% c’è una riduzione dei ricoveri sia nei reparti di terapia intensiva che in quelli ospedalieri Covid, i decessi diminuiscono anche se più lentamente, quindi ci sono segni tangibili di un cambiamento in atto con esaurimento della 4 ondata, ma è necessario avere prudenza nel pensare che sia la fine della pandemia.   Certamente l’arrivo della primavera e dell’estate suggerisce un certo ottimismo, quindi ci sono segni tangibili di un cambiamento in atto, verso l’endemia. La 4 ondata quanto a positivi è stata numericamente oltre 20 volte più numerosa della prima, quella più drammatica del lockdown. Infatti ad aprile 2020, durante la 1 ondata, i positivi erano in media 107.000 con picchi di 900 decessi al giorno, mentre nella attuale si oscilla tra i 200 e 400 al dì a fronte anche di oltre 2.000.000 positivi quotidiani. Segno della minore aggressività del virus e dell’efficacia della vaccinazione con 5 milioni ancora da vaccinare.
Va anche detto che la discesa della curva sebbene costante sta subendo un lieve rallentamento dal 21 febbraio. In prospettiva si va verso l’endemia con diffusione spesso asintomatica di un virus ubiquitario con cui si conviverà. Non dimentichiamo che sono virus respiratori e che verosimilmente a Pasqua saremo tornati a una situazione di normalità, se definitiva però bisognerà attendere. Le possibilità di una ripresa tardo estiva e autunnale rimangono intatte. il Coronavirus ci ha insegnato che è sorprendente e che presenta sequenze di varianti imprevedibili tendenti alle regole preda/predatori massima diffusione ma minima letalità per mantenere un equilibrio. Non dimentichiamo anche che questi Coronavirus hanno fatto il salto di specie dal serbatoio naturale, pipistrelli, zibetti, visoni, all’uomo ospite accidentale e possono in qualsiasi momento ritornarci e basta, oppure andare incontro ad uno spill over, cioè mutare e ritornare di nuovo infettanti con modalità differenti. Saranno poi le decisioni politiche che stabiliranno la durata del green pass o il perdurare dell’obbligo vaccinale, considerando che il 31 marzo cessa il periodo di emergenza nazionale. Inoltre viene sospesa la vigile attesa con paracetamolo e e sono al via le terapie domiciliari con anticorpi monoclonali e con antivirali, indicate per soggetti con Covid-19 l non ospedalizzati, che presentino fattori di rischio per lo sviluppo di forme gravi. Introduzione del vaccino Novavax disponibile dal 24 febbraio: è basato su nano particelle artificiali simil Spike ottenute con la tecnica delle proteine ricombinati e un adiuvante tecnologia già utilizzata per il vaccino anti epatite B e Meningococco 2 dosi e potrebbe convincere gli scettici. Fulvio Zorzut Medico Epidemiologo Specialista in Igiene e Medicina Preventiva