Prosegue fino al 23 aprile a Ronchi dei Legionari la sesta edizione di “Librinfesta”

Dopo il grande successo avuto nell’anteprima del 6 aprile con la presentazione del libro Canto per Europa di Paolo Rumiz, prosegue dal 19 al 23 aprile a Ronchi dei Legionari la sesta edizione di “Librinfesta”, una vera e propria festa del libro e della lettura, curata dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca Sandro Pertini, inserita nel contenitore di Ronchi cultura e sostenuta dalla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia.
Nove gli autori presenti :, Veit Heiniken, Miran Košuta, Alessandro Fullin, Angelo Floramo, Matteo Righetto, Luigi Nacci, Marilù Oliva, Chiara Moscardelli e Gad Lerner.
Martedì 19 aprile alle 20.30 Veit Heinichen presenterà “Lontani parenti”, il suo ultimo lavoro, dialogando con Martina Vocci. Mercoledì 20, alle 9.15 la lettrice Lorena Boscarol accompagnerà i bambini delle scuole in una passeggiata letteraria, che sarà replicata anche venerdì 22 con altre classi.
Gli altri protagonisti di questo lungo itinerario editoriale sono Mirian Košuta con la sua traduzione delle poesie di France Prešeren (mercoledì 20 alle 20.30), Alessandro Fullin con “Nudo maschile in arancione e in giallo” (giovedì 21, alle 20.30), Angelo Floramo con “Come papaveri rossi” e Matteo Righetto con “La stanza delle mele” (venerdì 22 aprile rispettivamente alle 18.30 ed alle 20.30).
Ricchissimo poi il calendario di sabato 23 che prende il via con Luigi Nacci alle 15.30 con “Non mancherò la strada. Cosa può insegnarci il cammino”, prosegue con Marilù Oliva e “L’Eneide di Didone” alle 17.00, e poi con Chiara Moscardelli e “La ragazza che cancellava i ricordi” alle 18.30. La kermesse si concluderà alle 20 con la “lectio magistralis” di Gad Lerner ed il suo “Infedele”.
Nemmeno quest’anno mancheranno le visite guidate alla villa romana e a villa Vicentini Miniussi: entrambe avranno luogo sabato 23, con ritrovo rispettivamente alle 10 presso il sito archeologico di via Raparoni e alle 11.30 presso la sede del CCM, e saranno realizzate in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e con il Consorzio culturale del monfalconese/Ecomuseo territori.