Quattro romanzi di successo sul tema del gioco

Il gioco e le scommesse hanno sempre fatto parte della storia dell’umanità, seppur con modalità molto diverse tra loro. Dagli astragali agli antichi giochi con i dadi, fino ad arrivare ai più moderni giochi da casinò, il gioco d’azzardo è sempre stato uno dei più comuni passatempi dell’uomo, tanto da essere spesso protagonista di romanzi, saggi e, più di recente, anche di film, canzoni e vari prodotti di intrattenimento. Uno dei romanzi più noto dedicato al gioco d’azzardo è probabilmente “Il giocatore” di Dostoevskij, ma non si tratta di certo dell’unico. Quali sono, quindi, alcuni dei titoli della letteratura più famosi incentrati su questo tema?
Paura e disgusto a Las Vegas
Scritto nel 1971 dal giornalista americano Hunter S. Thompson, “Paura e disgusto a Las Vegas” è un romanzo in parte autobiografico che narra le vicende di Raoul Duke, dottore in giornalismo e alter ego dell’autore, e Gonzo, il suo avvocato, dietro al quale potrebbe celarsi la figura di Oscar “Zeta” Acosta, avvocato, scrittore e attivista politico statunitense. Il romanzo è incentrato sul viaggio di Raoul e Gonzo alla volta di Las Vegas, dove si tiene la corsa motociclistica Mint 400 di cui Raoul dovrebbe fare un accurato reportage. Partiti a bordo di una vistosa Chevrolet rossa, i due divengono ben presto i protagonisti di un viaggio fatto di contraddizioni, divertimento e serate al casinò, emblema del tanto ricercato sogno americano.

Punto di forza del romanzo è sicuramente il suo stile che, come definito nella scheda del libro su Bompiani, si presenta come lucido e incalzante, oltre che sorretto da dialoghi strepitosi. Un romanzo che non ha al centro della sua narrazione il gioco d’azzardo, ma all’interno del quale quest’ultimo assume un ruolo rilevante, complice anche l’ambientazione.

La mano sbagliata

 

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Pubblicato nel 2014 e definito da La Stampa uno dei migliori romanzi di sempre sul gioco, “La mano sbagliata” di Jean-Michel Guenassia racconta le principali vicende di un appassionato di gioco d’azzardo, Baptiste Dupré. Baptiste ha un unico obiettivo: diventare il migliore, tanto nel gioco quanto nella vita privata. Non a caso, infatti, riesce ben presto a sposare Anne, la figlia di uno dei più famosi avvocati della città, e a ereditare così una bella casa, un’automobile nuova e un lavoro nello studio legale del suocero. Abituato a una vita piuttosto frenetica, però, Baptiste riprende a coltivare la sua passione per il gioco d’azzardo: protagonista delle sue sessioni di gioco è uno dei giochi di carte definito sulla piattaforma di gioco Betway Casino come il più famoso a livello internazionale: il poker. A essere ancor più sorprendente e a rendere il romanzo così appassionante per i lettori è il fatto che “La mano sbagliata” sia in parte ispirato a vicende e a personaggi realmente esistiti, di cui l’autore riesce ad analizzare i vari profili psicologici in modo davvero magistrale, all’interno di una Parigi plumbea e ricca di contraddizioni.

La musica del caso

 

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“La musica del caso” è un romanzo inglese di Paul Auster pubblicato nel 1990. Protagonista della storia è Jim Nashe, un vigile del fuoco che, dopo essere stato lasciato dalla moglie per la sua situazione economica precaria, eredita una piccola fortuna dal padre. Grazie anche alla somma di denaro ereditata, Jim decide di intraprendere un viaggio in solitaria per ritrovare se stesso e per cercare di superare così un momento molto difficile della sua vita. È proprio qui che entra in gioco l’azzardo: Jim, infatti, fa la conoscenza di un noto pokerista, Jack Pozzi, che lo convince a partecipare a un torneo organizzato da due amici milionari, a partire dal quale comincerà per Jim una nuova esistenza che lo porterà a un epilogo piuttosto terrificante.

 

“La musica del caso” è un romanzo sull’America, sul gioco d’azzardo e sull’imprevedibilità del destino, che può condurre spesso a situazioni inimmaginabili, soprattutto quando meno ce lo si aspetta.

 Come riportato in una recensione di Solo libri, l’autore riesce a scavare nell’animo dei personaggi in modo estremamente lucido, facendo riflettere il lettore su quanto sia inconsistente il confine tra la libertà e la mancanza di quest’ultima.
Casino Royale
Tra i più famosi romanzi sul gioco d’azzardo, Casino Royale di Ian Fleming è sicuramente uno dei più conosciuti. Si tratta di un romanzo del 1953, il primo in cui troviamo il personaggio di James Bond, divenuto poi protagonista dei successivi film di 007. Bond è descritto come un personaggio molto approfondito nel romanzo, sicuramente più che nel film: un uomo di bell’aspetto, brillante, scaltro, ma anche dalla personalità complessa e tormentata. La storia e le vicende di James Bond ruotano intorno alla presenza di personaggi subdoli e meschini, calati all’interno di un’ambientazione che vede come protagonista una località termale situata lungo la costa normanna della Francia. L’antagonista per eccellenza è in questo caso Le Chiffre, gestore di diverse sale da gioco e abile giocatore di carte. Sarà proprio grazie alla sua bravura nel gioco d’azzardo che James Bond sarà scelto per interfacciarsi con Le Chiffre, con cui imparerà i segreti del gioco del Baccarat e con il quale si scontrerà diverse volte, fino al tanto famoso torneo di carte finale. Casino Royale, però, non è solo un romanzo di azione e strategia: è anche fatto di momenti drammatici e di profonda introspezione, che contribuiscono a rendere quest’opera una delle più famose di questo genere.

Quello dell’azzardo è un tema fortemente legato alla vita di noi esseri umani, tanto da essere stato narrato in tempi e in forme molto diversi tra loro. La presenza di letteratura su questo tema ne è sicuramente una prova.