Retrospettiva con il regista catalano Marc Recha al Kinemax Gorizia

Nuova rassegna cinematografica per il Kinoatelje che dal 13 al 15 settembre porterà al Kinemax di Gorizia il pluripremiato regista e sceneggiatore catalano Marc Recha (Barcellona, 1970). Una piccola ma intensa retrospettiva alla presenza dell’autore accompagnata da un workshop e da altri approfondimenti che consentiranno di cogliere appieno il suo stile e la sua visione del cinema. Un focus solo su alcune delle due opere dato che Recha, a partire dal 1988, ha diretto 18 film, tra cortometraggi e lungometraggi. Ha iniziato a farsi conoscere in Spagna appena ventunenne con El Cielo Sube, suo unico lavoro in lingua castigliana, con cui ottiene il plauso del pubblico e della critica e una certa visibilità nel circuito dei festival internazionali. Nel 1998 dirige L’arbre de les cireres, la definitiva consacrazione che lo condurrà a una nomination per il Pardo d’Oro al Festival di Locarno e al premio FIPRESCI. Con il successivo Pau i el seu germà (2001) riesce poi a far entrare per la prima volta nella storia del Festival di Cannes un film in catalano nella selezione ufficiale per la Palma d’oro. Nel 2009 realizza il malinconico Petit indi e l’anno successivo viene chiamato a far parte della giuria della sezione Cinéfondation del 63mo Festival di Cannes.
Marc Recha nel complesso si ispira ai maggiori esponenti del realismo: Rossellini, Godard e Bresson. Nei suoi film utilizza la lingua catalana scegliendo volutamente di non doppiare gli attori per essere più in sintonia con lo stile che lo contraddistingue. Nota anche la sua predilezione per la natura e la sua capacità di ritrarre scenari intimi all’interno di cornici di senso più ampie, come si potrà apprezzare con la visione di La vida lliure (Una vita libera – Spagna, 2017, 90 minuti), ambientato durante la Prima guerra mondiale a Minorca, con alle porte il dramma dell’influenza spagnola. Il film verrà proiettato martedì 13 settembre alle 20.30 al Kinemax (sottotitoli in italiano). La visione sarà preceduta da un incontro con l’autore alle 19 nella corte del cinema (Corte Darko Bratina). Il giorno successivo alle 10 il regista parteciperà a un workshop con la proiezione dei suoi corti e di Una vita libera. I film stavolta saranno sottotitolati in sloveno. Si chiude giovedì 15 settembre alle 10 con la proiezione del film Piccolo Indi (Petit Indi, Spagna, 2008, 92 minuti ), sottotitolato in sloveno, un toccante lavoro che vede protagonista un bambino con la madre in carcere e un’insolita passione per il canto degli uccelli che lo porterà a sognare una vita migliore. Ingresso libero a tutti gli eventi.