Salute mentale: Delli Quadri (Pd), Regione Fvg non ha dati. “Cisint in pressing su Riccardi”

“Manca una direzione regionale delle politiche per la salute mentale. Lo abbiamo verificato quando recentemente abbiamo fatto un accesso agli atti per avere i dati aggiornati della Regione sull’andamento dell’epidemiologia e della salute mentale. Ci è stato risposto che la Regione non possiede questi dati e che dobbiamo richiederli alle direzioni aziendali”. Lo ha detto il responsabile Sanità del Pd Fvg Nicola Delli Quadri, intervenendo a Trieste al convegno dedicato alla salute mentale.
In merito alla recente nomina dell’europarlamentare Anna Maria Cisint nella segreteria regionale della Lega Fvg, l’esponente dem ha suggerito che “l’assegnazione all’ex sindaca della delega alla sanita è funzionale a pressare da vicino l’assessore Riccardi”, in un’ottica di concorrenza interna al centrodestra.
“Sorge spontanea la domanda – ha aggiunto Delli Quadri – su come si fa a prendere delle decisioni se mancano dati sui quali prendere le decisioni, dove allocare le risorse, prendere e assumere personale, se non ci sono numeri sui quali decidere”.

Salute mentale: Conti (Pd), sia priorità nazionale e regionale

“La salute mentale è una questione di civiltà. Deve diventare una priorità dell’agenda politica nazionale e regionale, perché riguarda i diritti fondamentali delle persone e la tenuta sociale delle nostre comunità”. Lo ha dichiarato oggi a Trieste la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, parlando a un convegno dedicato alla salute mentale.
“La svolta storica del 1978 con la Legge Basaglia – ha detto Conti – va difesa e rilanciata perché troppe persone non trovano risposte, ascolto e supporto ai bisogni”. E indicando tra le priorità il “rafforzamento dei servizi pubblici territoriali con risorse strutturali, assunzioni e continuità assistenziale” assieme alla “integrazione della salute mentale nelle politiche scolastiche, giovanili e del lavoro, attraverso sportelli, formazione e interventi precoci”, Conti ha sostenuto che “chi vive un disagio psichico non deve sentirsi solo né colpevolizzato ma deve poter contare su una comunità che riconosce il suo diritto a essere curato, ascoltato, accompagnato”.
Riferendosi alle fasce giovanili, la segretaria ha spiegato che “l’emergenza sanitaria della pandemia ha fatto esplodere un disagio già diffuso ma spesso invisibile. Giovani, adolescenti, studenti si sono trovati isolati, spaesati, senza strumenti adeguati per affrontare ansia, incertezza, solitudine. Ed ora i numeri dicono che c’è un bisogno urgente di servizi, di prevenzione, di cultura della salute mentale”.