Salute: Rojc (Pd), interrogazione a Speranza su psichiatria a Trieste

“Bisogna ripristinare il servizio offerto dai Centri di salute mentale di Trieste nella sua completa funzionalità per salvaguardare una delle eccellenze sanitarie del Friuli Venezia Giulia e dell’intero Paese. Ho segnalato questa esigenza al ministro Speranza perché la questione ha un rilievo nazionale ed una negativa eco internazionale, anche su sollecitazione di utenti e professionisti preoccupati, che l’assessore Riccardi ha liquidato con una dose di sarcasmo e rinviando agli atti aziendali. Le risposte dell’assessore confermano i timori che sia in corso una ‘normalizzazione’ piuttosto che una razionalizzazione, in questo caso a Trieste nella Salute mentale ma in genere nella sanità regionale. Le ultime lettere dei sindacati dei medici alla Giunta regionale testimoniano di un verticismo e di una centralizzazione del potere che non lascia spazio alla voce dei professionisti, chiamati a certificare le decisioni della politica o a farle da scudo”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd) rendendo nota la sua interrogazione, sottoscritta al momento dai colleghi dem Marcucci, Comincini, Fedeli, Giacobbe, Pittella, Rossomando e D’Alfonso, Stefàno, Iori, Stabile (Forza Italia) Lanièce (Autonomie) al ministro della Salute Roberto Speranza sulla situazione delicata in cui si trovano i Centri di salute mentale di Trieste dopo l’annuncio che due su quattro saranno costretti a ridurre l’apertura giornaliera da 24 a 12 ore. “Le emergenze come questa della pandemia possono essere usate per progredire e rafforzare i servizi oppure – indica la senatrice – per intervenire con opere di ‘sfalcio’ e ristrutturazione che in altre condizioni farebbero più rumore e creerebbero forte opposizione. Ma sulla psichiatria giuliana e regionale terremo i fari ben accesi”.