Saranno anche morti bianche, ma il sangue versato è sempre rosso

Al 19 gennaio 2022 sono morti dall’inizio dell’anno 42 lavoratori, 20 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere. A questa conta si aggiunge la morte di Lorenzo Parelli 18 anni deceduto alla Burimec di Lauzacco a poche centinaia di metri dalla nostra redazione dalla quale abbiamo sentito distintamente arrivare l’elisoccorso. Un viaggio inutile, la trave d’acciaio che ha schiacciato il giovane stagista di Castion di Strada non ha lasciato scampo. Verranno accertate eventuali responsabilità  aggravate dal fatto che la vittima era uno studente in alternanza scuola lavoro e che quindi dovrebbe essere affiancato da personale esperto. Comunque q sia andata questa conta di croci non può più lasciare indifferenti ed il cordoglio non basta più, come non basta più pensare al fato in quelli che non possono essere catalogati come incidenti ma veri e propri omicidi. Morti bianche si chiamano, ma in realtà  è rosso il sangue versato.   Basti pensare che nel 2021 sono morti 1.404 lavoratori per infortuni sul lavoro, di questi 695 sui luoghi di attività (+18% rispetto all’anno 2020), mentre i rimanenti ‘in itiniere’, vale a dire nel tragitto verso o dal posto di lavoro. “E va sottolineato come nel 2021 ci sia stato il fermo di molte attività produttive per l’emergenza Covid”. La categoria con più decessi è l’agricoltura: 30,22% del totale dei casi e di questi ben il 75% ha riguardato lavoratori schiacciati dal trattore (158 in tutto a morire così, e l’età varia dai 14 agli 88 anni). L’edilizia registra il 15% dei morti sul totale, e nella maggioranza dei casi si è trattato di cadute dall’alto. “Sono moltissimi i lavoratori in nero che hanno perso la vita in questo settore, soprattutto nelle regioni del sud”. L’autotrasporto rappresenta il 10,75% del totale dei morti sui luoghi di lavoro. In questa categoria sono inseriti tutti coloro che guidano un mezzo su strade e autostrade: “Non sarà un caso che sia aumentato in modo esponenziale il trasporto su gomma dovuto agli acquisti online”. Nell’industria c’è il 5,89% dei decessi sui luoghi di lavoro, relativamente pochi e sono quasi tutti nelle piccole e piccolissime aziende laddove non è presente il sindacato o un responsabile della sicurezza. Nelle medie e grandi aziende i casi sono inferiori ed in genere quasi sempre lavoratori che operano all’interno dell’azienda stessa ma che non sono dipendenti diretti, bensì addetti di aziende esterne.

Tirocinante di 18 anni muore alla Burimec di Lauzacco (Ud). Colpito da una barra metallica nel suo ultimo giorno di stage