Scandalo mense: in corso gli interrogatori degli indagati e intanto il sindaco Fontanini fa la vittima, risolve il contratto con la Ep Spa e promette “battaglia”

Meglio tardi che mai. Il Comune di Udine o meglio la giunta Fontanini che ormai in molti faticano (e non solo per la vicenda mense) a considerare davvero rappresentativa della cittadinanza del capoluogo friulano, promette “battaglia” e  ha deciso di bloccare i rapporti con la Ep spa, la ditta pesantemente indiziata di aver frodato su qualità e quantità degli alimenti destinati ai più piccoli cittadini del comune di Udine. Così mentre iniziavano i primi interrogatori di garanzia dei quattro arrestati davanti al gip del tribunale di Udine per l’ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture, si teneva a palazzo D’Aronco un vertice con il sindaco Pietro Fontanini che, come è noto, ha deciso di gestire in prima persona le deleghe dell’ormai ex assessore all’Istruzione Elisa Asia Battaglia. Fontanini s è visto con la dirigente dei Servizi educativi, Silvia Sclafani, e l’ha incaricata di avviare la procedura per la risoluzione del contratto con la ditta Ep Spa che si era aggiudicata l’appalto da circa tre milioni di euro per la produzione e la distribuzione dei circa 2.200 pasti giornalieri destinati ai bambini di asili e primarie. Ovviamente, come nella migliore tradizione dello scarico delle responsabilità che la politica attua quando vede la mala parata, ci si traveste da vittime annunciando che il Comune sarebbe pronto a costituirsi parte civile e soprattutto determinato a chiedere i danni perfino di immagine alla ditta finita nel mirino della magistratura per la ormai certificata scarsa qualità e quantità dei pasti. Si dimentica ovviamente che da mesi gli allarmi dei genitori venivano derubricati come fissazioni di mamme frustrate e che, stando alle intercettazioni telefoniche, emergerebbe invece la solidarietà dimostrata dall’assessore Battaglia nei confronti dell’azienda appaltatrice del servizio di refezione scolastica e, parallelamente, l’insofferenza nei confronti delle attività portate avanti dalla commissione mense.
In sostanza mentre la magistratura proseguirà il suo iter Fontanini & c hanno deciso di delineare la propria strategia difensiva tutta all’attacco. Così dopo l’annuncio della “cacciata” della Ep Spa Fontanini ha riunito i responsabili degli uffici che anche indirettamente si occupano delle mense scolastiche per pianificare le prossime mosse. Speriamo che per i bimbi di Udine non si profili un futuro di panini casalinghi.

Scandalo mense scolastiche di Udine, non passa la tesi che tutto quello che non ammazza ingrassa. Si è dimessa l’assessora leghista Elisa Asia Battaglia