Zanon: “Contributi per le Pmi, perché è mancata l’adesione?”

A poche ore dalla scadenza del bando, prevista per il 28 ottobre scorso, le domande per i contributi regionali per aiutare le micro, le piccole e le medie imprese della Regione ad affrontare l’aumento dei costi energetici erano pervenute in misura nettamente minore rispetto a quanto preventivato. Con un’interrogazione a risposta immediata, il consigliere del Gruppo Misto/Regione Futura Emanuele Zanon è intervenuto nel corso del Consiglio Regionale di mercoledì 26 ottobre per chiedere aggiornamenti sullo stato di ricezione delle domande. Lo scorso 5 agosto, la Regione ha approvato l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle micro, delle piccole e delle medie imprese a parziale ristoro dei maggiori oneri dovuti proprio all’aumento dei costi energetici. “Tutto il sostegno che possiamo garantire alle categorie economiche è assolutamente fondamentale” spiega Zanon. “Soprattutto le azioni a favore delle imprese di dimensioni contenute già fortemente provate da una serie di criticità, tra cui gli effetti economici provocati dalla pandemia Covid-19”. “Stando a quanto si è appreso dagli organi di informazione, l’importo stanziato a bilancio – di 40 milioni di euro – avrebbe dovuto garantire la copertura di tutte le domande che saranno ritenute ammissibili” sottolinea il Consigliere. La cifra messa a bilancio per la misura di sostegno, infatti, è stata calcolata sulla base dell’intera platea dei potenziali soggetti interessati. “Ora che il provvedimento è attivo e si può valutare l’effettiva efficacia delle previsioni, la domanda sorge spontanea”, ha detto il consigliere Zanon: “Sulla base delle istanze pervenute ad oggi e di quelle che – secondo l’andamento di ricezione quotidiano – si prevede verranno inoltrate nelle prossime ore, la cifra messa a disposizione risulta essere coerente con le richieste che stanno giungendo? E, in caso contrario, qual è lo scostamento – in negativo o in positivo – rispetto alle aspettative?”. L’Assessore alle attività produttive Sergio Bini ha risposto che, a due giorni dalla scadenza dei termini del bando, le richieste ricevute sono 10 mila 497, per un totale di circa 11 milioni di euro di contributi, contro i 40 milioni stanziati. “Se questi sono i numeri, la quantità di imprese che hanno presentato domanda di ristoro è nettamente inferiore alle previsioni e quindi alla cifra stanziata di 40 milioni di euro”, ha commentato Zanon. “Facendo un rapido calcolo, il numero totale avrebbe dovuto superare abbondantemente le 20mila richieste. Dovremmo quindi chiederci: perché sono pervenute così poche domande, pur a fronte dell’elevata e diffusa necessità? Dato che il bisogno delle attività economiche esiste concretamente, allora forse qualcosa nelle modalità di accesso alla misura non ha funzionato”. “Ora che il termine è scaduto – conclude Zanon – pare che il numero dei richiedenti aiuto sia molto lontano dalle quantità ipotizzate, chiederemo formalmente di conoscere i risultati finali”.