Cgil, sindacato pensionati, Completata la segreteria regionale
Completata la segreteria regionale del Sindacato pensionati Cgil. Meno di un mese dopo l’elezione del segretario generale Renato Bressan, insediato lo scorso 18 dicembre in sostituzione dell’uscente Roberto Treu, l’assemblea regionale dello Spi si è nuovamente riunita a Udine per scegliere gli altri componenti della squadra. Si tratta del pordenonese Giuseppe Dario, già presente della precedente segreteria, con delega all’organizzazione, e di tre nuovi ingressi: quelli di Natalino Giacomini, attuale segretario provinciale dello Spi di Udine, Daniela Bais, presidente dell’assemblea generale dello Spi di Trieste, e Fabrizia Perco, componente del direttivo provinciale del comprensorio di Gorizia.
Eletta ad amplissima maggioranza (43 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti su 48 votanti), la nuova segreteria è espressione di tutti i territori della regione, dove lo Spi Cgil, con i suoi oltre 50mila iscritti, è la categoria sindacale che vanta in assoluto il maggior numero di aderenti. Un ruolo e un peso che i pensionati Cgil, ha detto il segretario generale Renato Bressan intervenendo di fronte all’assemblea, intendono far valere nei confronti della Regione e degli enti locali, a partire dalla campagna che porterà al voto per il rinnovo dei sindaci in 113 comuni del Friuli Venezia Giulia. «Un’organizzazione come la nostra – ha detto Bressan – non può essere indifferente a questo evento e non lo sarà. Nell’ambito della nostra autonomia, di cui siamo gelosi custodi, sottoporremo ai candidati le nostre valutazioni e chiederemo loro risposte sul sistema dei tributi locali e delle esenzioni, sull’applicazione dell’Isee, sulla lotta all’evasione, su come vengono impiegate le risorse dei Comuni sul versante della spesa, con particolare attenzione alle misure di sostegno ai soggetti più fragili e agli anziani».
Proseguirà nel contempo la mobilitazione in difesa della sanità pubblica e per il rafforzamento del welfare regionale. A preoccupare lo Spi, su questo versante, non solo il rafforzarsi dei segnali critici, dalla carenza di medici di base e di presidi territoriali all’allungamento delle liste di attesa, ma anche l’impostazione dell’ultima Finanziaria regionale: «Benché in aumento – ha affermato il segretario dello Spi Fvg – le risorse non rispondono adeguatamente alle esigenze sociali, acuite dal peso dell’inflazione e di un quadro economico declinante. Nello stesso bilancio di previsione 2024-26 le risorse stanziate su sanità e sociale vengono stimate in forte calo, con una spesa legata alle missioni che passa da 8,2 miliardi a poco più di 7». Da qui, per Bressan, l’esigenza di continuare a sviluppare «una forte azione politica e sindacale, di concerto con la Cgil confederale e con la Funzione pubblica, sapendo che noi rappresentiamo la larga parte della domanda di salute e assistenza. Domanda che deve necessariamente incrociare un’offerta adeguata».