Convegno a Palmanova sulle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici
Si è svolto a Palmanova un convegno sulle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, organizzato da Anbi nazionale e Anbi Fvg con la partecipazione di Anbi Trentino Alto Adige, ospitato dal Comune di Palmanova. Dopo i saluti del sindaco di Palmanova, Francesco Martines, e la proiezione del video “Le cattedrali dell’acqua”, sono seguiti gli interventi del presidente Anbi Fvg, Rosanna Clocchiatti, del presidente Anbi Trentino Alto Adige, Luigi Stefani, e del presidente nazionale Anbi, Francesco Vincenzi e del direttore nazionale Anbi, Massimo Gargano. Numerose le autorità presenti al convegno, moderato da Armando Di Nardo, segretario Anbi Fvg; hanno preso la parola con un breve intervento Alberto Budai, consigliere regionale e presidente della Commissione Agricoltura, Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, Aurelia Bubisutti, deputato componente XIII Commissione (Agricoltura), Mario Pezzetta, presidente Anci Fvg, Giovanni Giavedoni presidente Confagricoltura Udine, Angela Bortoluzzi presidente Coldiretti Gorizia, Matteo Zolin, presidente Coldiretti Pordenone, Paolo Fantin in rappresentanza degli Agricoltori Italiani del Fvg, Michele Pavan, presidente Fvg Coldiretti. Ha chiuso il convegno l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Stefano Zanier.
Un 2018 molto caldo, che ha regalato “bombe d’acqua” con precipitazioni concentrate in pochi minuti in una regione “abituata” a una distribuzione delle piogge più uniforme nell’arco delle stagioni, e siccità soprattutto in montagna (ma anche a Gorizia e a Trieste), mentre comuni come Lignano si trovavano sott’acqua. E’ il quadro non molto rassicurante dipinto oggi dall’Anbi Fvg, associazione guidata dalla presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana Rosanna Clocchiatti, al convegno sulle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, organizzato da Anbi nazionale e Anbi Fvg con la partecipazione di Anbi Trentino Alto Adige, ospitato dal Comune di Palmanova. L’incontro ha approfondito le prospettive nel settore della bonifica circa la difesa idraulica del territorio, l’irrigazione e l’approvvigionamento della risorsa idrica, con l’obiettivo di elaborare un programma di attività che sarà poi illustrato alle istituzioni nazionali in occasione della Settimana della Bonifica a maggio. Intanto oggi a Palmanova i tre consorzi di bonifica della regione Cellina Meduna, Pianura Isontina e Pianura Friulana hanno rafforzato la già positiva collaborazione con amministrazioni, autorità politiche e sindacati, con cui dialogano e condividono programmi e progettualità sulla sicurezza idraulica, sia del territorio che delle comunità che vi risiedono e operano. Un’unione di intenti e una sinergia che coinvolgono anche organizzazioni sindacali e agricoltori.
“I cambiamenti climatici stanno fortemente incidendo sul sistema idrografico regionale – ha osservato Clocchiatti -, dal 2014 registriamo a fenomeni, come l’aumento delle temperature e piogge concentrate in precipitazioni di poche ore sempre più frequenti, che spingono a ragionare in prospettiva. Assieme a Protezione Civile, Regione, sindaci, dobbiamo lavorare per ridurre al minimo il rischio. L’aver costruito nel tempo i rapporti tra tutti gli attori negli anni ha aiutato; i consorzi hanno idee, progetti, e sono il braccio operativo della Regione, che con la legge 11/2015 ha potuto conferire deleghe a enti terzi per gestire il territorio, dai dragaggi alla bonifica di siti inquinanti”. La presidente di Anbi Fvg ha ribadito – rammentando la necessità di ragionare sull’utilizzo delle acque di scarico del lago di Cavazzo per l’approvvigionamento idrico – come, a causa degli stravolgimenti climatici in atto, i frutteti e i vigneti della nostra regione richiedano una irrigazione anche fuori” stagione”.
Non se la passa meglio il resto d’Italia: secondo la Protezione Civile ogni anno le calamità naturali costano 7 miliardi. “Nel 2018 abbiamo perso 14 milioni di alberi a causa del maltempo – ha dichiarato il presidente nazionale Anbi, Francesco Vincenzi –; nel 2017, invece, siccità ha causato 2 miliardi euro di danni all’agricoltura (e per effetto domino anche all’agroalimentare, all’ambiente, al turismo), con 12 regioni su 20 che hanno chiesto lo stato di calamità. Se si pensa che anche una regione ricca di acqua come il Trentino Alto-Adige (e lo stesso Fvg) oggi lamenta difficoltà di reperire risorse idrica, non resta che lanciare l’allarme e investire per fronteggiare siccità e alluvioni”. I consorzi di bonifica friulani, ha chiuso Stefani, “sono un modello per tutto il paese; la sfida sta nel tenere unito il territorio a livello nazionale, superando competitività e discrepanze tra regioni e partecipando in Europa assieme ad altri partner”.
“Le risorse idriche sono un sono problema di tutti, non solo del mondo agricolo – ha precisato l’assessore alle Risorse agricole Stefano Zanier -. L’amministrazione regionale ha intrapreso un percorso finanziario importante, per i consorzi, di oltre17 milioni tra mutuo e risorse proprie per progetti cantierabili. Ma la dimensione economica richiesta è enorme, e per questo bisogna optare per azioni che aggancino fondi europei”. L’assessore ribadendo sinergia ed unione d’intenti, ha ringraziato i consorzi di bonifica perché dimostrano concretezza, senso di responsabilità e un modus operandi equilibrato che consentono di superare i momenti difficoltà.