Diabete tipo2 sono 75 i dispositivi già prescritti. L’opposizione: “bene ma siamo in grave ritardo”
“Le attività che abbiamo svolto per rendere effettivo, nei percorsi di cura dei pazienti con diabete, un maggior utilizzo delle tecnologie innovative per la somministrazione dell’insulina con microinfusore ‘Continuous subcutaneous insulin infusion’ e per la rilevazione della glicemia con monitoraggio della glicemia in continuo e monitoraggio flash della glicemia attengono almeno ai due profili”. A comunicarlo l’assessore regionale con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi che oggi ha portato la tematica all’attenzione dell’Esecutivo. La Giunta ha approvato infatti la proposta di delibera di approvazione del ‘Documento di consenso regionale sulla prescrizione del microinfusori e dei sistemi di monitoraggio in continuo o intermittente della glicemia nelle persone con diabete’ che aggiorna i criteri di eleggibilità dei pazienti all’utilizzo di questi dispositivi, tenendo conto dei risultati degli studi clinici e delle linee guida nazionali ed internazionali e della letteratura scientifica. “Uno dei profili – ha spiegato Riccardi – riguarda la definizione di nuove linee guida e indicazioni clinico-operative regionali per la gestione del percorso di cura: un iter che disciplini anche i requisiti richiesti per l’utilizzo di queste tecnologie e le modalità del loro impiego, secondo criteri di priorità di accesso, in rapporto ai bisogni di cura e alla sostenibilità economico-finanziario del cambiamento” “Il secondo profilo riguarda la definizione e l’attuazione delle procedure necessarie ad assicurare la disponibilità di acquisto delle tecnologie nella misura prevista in rapporto alle definitive valutazioni cliniche e di sostenibilità economica complessiva, conseguente alla rimborsabilità di tutte le tecnologie analizzate per i pazienti eleggibili” è entrato nel dettaglio Riccardi. “L’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) ha trasmesso alla Direzione centrale salute il ‘Documento di consenso regionale sulla prescrizione di microinfusori e dei sistemi di monitoraggio in continuo real time o intermittente della glicemia nelle persone con diabete’ redatto con l’obbiettivo di semplificare e uniformare il percorso di prescrizione al paziente e la gestione dell’erogazione dei dispositivi” ha specificato l’esponente della Giunta. Arcs, inoltre, ha indetto per conto della Centrale unica di committenza (Cuc) regionale la gara a procedura aperta per l’affidamento della fornitura dei presidi. La gara è stata suddivisa in 9 lotti ed è stata aggiudicata. Il contratto è attivo dal primo aprile scorso. Le persone affette da diabete di tipo 2 complicato (ad esempio in terapia con insulina), su indicazione dello specialista diabetologico hanno accesso alla tecnologia “avanzata”. Per chiarire si liberano così i pazienti diabetici dall’incubo del “pungidito” quei microprelievi di sangue spesso più volte al giorno per tenere sotto controllo il livello di glicemia ed evitare così possibili pericolose crisi che possono portare anche allo stato di coma. Fin qui la comunicazione dell’assessore, ma dall’opposizione si marca il punto: “Finalmente, con grande ritardo, la tecnologia Fgm viene estesa anche ai diabetici di tipo 2. Arriviamo per ultimi, dopo un iter lunghissimo durante il quale abbiamo dovuto insistere e incalzare a più riprese la Giunta che solo dopo la nostra ennesima interrogazione ha messo all’odg la delibera per sbloccare l’iter”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la delibera con la quale la Giunta regionale ha sbloccato l’iter per l’accesso alla tecnologia Flash Glucose Monitoring (Fgm) per i diabetici di tipo 2. “La nuova tecnologia Fgm permette una lettura immediata dei dati relativi alla glicemia, fornendo al paziente e al medico utili informazioni per gestire al meglio una patologia che nella nostra regione colpisce ben 100mila persone”, spiega ancora il consigliere dem. “Il passo avanti formalizzato dalla delibera è indubbiamente positivo – conclude Conficoni – ma i ritardi insostenibili hanno escluso per troppo tempo gli oltre 6mila pazienti diabetici di tipo B, deludendo legittime aspettative”.