Domani l’umanità scende in piazza e sfilerà a Trieste nella manifestazione “People – prima le persone”
Domani pomeriggio a Trieste si svolgerà la manifestazione “People – prima le persone FVG”, dalle ore 15.30 in Largo Barriera si concentrranno i partecipanti che poi sfileranno per raggiungere Piazza Unità. La manifestazione è stata preceduta dalla pubblicazione di un appello che è stato sottoscritto da molte decine di associazioni, ma anche da sindaci e cittadini comuni.
Questo il testo:
Il nostro è un appello a tutte e a tutti: diamo vita, nelle prossime settimane, a una grande iniziativa pubblica per dire che anche in FVG occorre mettere al centro le persone e l’ambiente nel quale viviamo. La politica della paura e il pensiero negativo e disumano della discriminazione vengono sistematicamente perseguiti per alimentare l’odio e creare cittadine e cittadini di serie A e di serie B.
L’Italia è il Paese dai mille gesti concreti di accoglienza, il Paese che non si gira dall’altra parte, che non si vanta di aver chiuso i porti rimandando nei lager libici i migranti o non ci sta a scambiare il proprio presunto benessere con migliaia di persone morte nel Mediterraneo.
L’Italia è il Paese che denuncia e si attiva contro la chiusura delle frontiere della nuova rotta balcanica; che è spaventata dall’abisso di volgare e pericolosissimo razzismo in cui ci vogliono far precipitare.
Per noi, invece, nemici sono l’indifferenza, la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà.Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere: casa, scuola, lavoro/reddito, salute sono le basi di vita da assicurare a tutte/i: questi gli ideali, i progetti, l’etica dei diritti umani uguali per tutte/i.
Perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull’affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché pensiamo che le differenze – legate al genere, all’etnia, all’orientamento sessuale, alla condizione sociale, alla religione, alla nazione di provenienza o alle diverse aree geografiche regionali e persino alla salute, non debbano mai diventare un’occasione per individuare persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare.
Noi siamo per i diritti e per l’inclusione.
Noi, che viviamo in una regione che ha fatto della convivenza delle diversità e del plurilinguismo la sua bandiera siamo antirazziste/i, antifasciste/i e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale. Perché ciascuna e ciascuno di noi è prima di tutto persona.
Restiamo umani!