Ferruccio Soleri ospite del Workshop Internazionale di Commedia dell’Arte dedicato a “Servi e Capitani” alla Nico Pepe
Una estate ricca di iniziative e appuntamenti alla Nico Pepe che si apre lunedì 24 giugno con l’atteso Workshop Internazionale all’insegna della Commedia dell’Arte dedicato a “Servi e Capitani”. Attesissimo l’intervento dell’ospite d’onore Ferruccio Soleri il grande interprete di Arlecchino nella blasonata edizione diretta da Giorgio Strehler. Soleri incontrerà il pubblico (ore 17,00) per raccontare insieme a Carlo Boso, altro esperto della Commedia dell’Arte nonché interprete di Brighella nell’ Arlecchino servitore di due padroni, quali sono i segreti di questi personaggi. Non bisognerà quindi lasciarsi scappare l’occasione per ammirare questi maestri della scena e dell’antica Arte della Commedia, cimentarsi con “Le impronte di Arlecchino e Brighella”.
Nel corso di una intensa settimana di laboratori dedicati a due maschere importanti quali il Servo e il capitano si snoderanno i laboratori affidati al direttore della Nico Pepe Claudio de Maglio (Chi ha paura del capitano) e all’attore e regista Marco Sgrosso (Assalti e conquiste la strategia dello spavento), due profondi conoscitori delle tecniche teatrali e in particolare di quelle di Commedia, una preziosa arte tutta italiana che non smette di affascinare e sorprendere per la sua vitalità. Claudio de Maglio spiega che “il tema verrà quindi affrontato attraverso le diverse sensibilità di ciascuno dei maestri invitati e questo sarà un elemento di grande ricchezza per coloro che parteciperanno all’esperienza”. Allo staff dei maestri si affiancherà Simone Belli (allievo diplomato della Nico Pepe e referente nazionale Fisac combattimento) che condurrà un laboratorio dedicato all’arte del duello.
L’ingresso della Nico Pepe nel Network for Higher Education in the Performing Arts dell’ITI Unesco ha rinsaldato e incrementato l’appeal internazionale delle proposte della Civica Accademia, tanto che ci sono iscritti provenienti da altre accademie teatrali della rete Unesco, dalla Gran Bretagna e dalla Russia, alla quale si aggiungono i tanti allievi diplomati provenienti da scuole e accademie teatrali di Roma, Milano, Bologna.
L’iniziativa gode di grande prestigio, è sostenuta infatti dalla Fondazione Friuli e i suoi main partner sono il MIBAC, Ministero dei Beni culturali, la Regione Autonoma FVG e il Comune di Udine; essa rientra inoltre nel programma di “Udine Estate 2019”. Si ricorda inoltre la collaborazione di Associazione Danza e Balletto di Udine.
La ricca settimana articolata nelle diverse attività pratiche ed esperienziali, prevede inoltre due momenti di spettacolo aperti al pubblico e ad ingresso libero. Mercoledì 26 giugno (ore 19,30) concerto del Cantiere Armonico diretto da Marco Toller dedicato a “Giovanni Battista e Bernardo Mosto e l’Arte del Madrigale nel ‘500”. Con la regia e la drammaturgia di Claudio de Maglio, giovedì 27 giugno andrà in scena “Ogni domani è importante”, un canovaccio originale di Commedia dell’Arte che vede come protagonisti gli allievi del secondo anno di corso della Nico Pepe. L’appuntamento avrà luogo alle 19 a Udine, nello spazio del sagrato della Chiesa di San Francesco. Costruito sulle figure del Servo e del Capitano, venerdì 28 giugno sarà invece la volta – sempre alle 19 nel sagrato della Chiesa di San Francesco – dell’evento di performance finale, che prenderà forma con il lavoro e il confronto tra partecipanti e docenti del Workshop Internazionale.
Secondo de Maglio la valenza artistica del Workshop sta nell’essenza della Commedia dell’Arte dove “L’attore è al centro della scena con tutte le sue abilità, con la sua sensibilità di artista e creatore, la sua capacità di costruire un rapporto diretto e sempre efficace, unico e ogni volta irripetibile con il pubblico. Da un lato c’è una tradizione, reinventata nel ventesimo secolo dai grandi maestri, dall’altro c’è la nostra odierna modalità di approccio a questo materiale attraverso il tentativo di dargli nuova linfa per renderlo vivo e attuale. Oltre ad essere un’impareggiabile leva pedagogica, la Commedia non smette mai di sorprendere per la sua freschezza di linguaggi e per la sua universalità di lettura. Vi sono concentrati e amplificati, grazie all’uso della maschera, tutti i fondamenti dello stare in scena. Oltre ad essere affascinante, parla un linguaggio che seduce e inquieta”.