Fvg Orchestra in “Zardini sinfonico” Glauco Venier a Villa Manin rilegge le villotte friulane

La tradizione friulana incontra la musica jazz: domenica 15 settembre alle 20.30, nel Cortile d’Onore di Villa Manin a Passariano, FVG Orchestra porta sul palco il concerto “Zardini sinfonico” in cui il pianista Glauco Venier interpreta in chiave sinfonica accattivante le affascinanti Villotte Friulane, capolavori della tradizione musicale del Friuli.

Con la direzione del Maestro Giuliano Medeossi e la voce di Alba Nacinovich, la FVG Orchestra e Venier coinvolgeranno ed emozioneranno il pubblico con una perfetta fusione tra la grandiosità orchestrale e l’anima popolare dei celebri canti composti ad inizio ‘900 da Arturo Zardini, in occasione del centenario della sua morte. I brani di Zardini saranno rielaborati in chiave jazz, dando così all’intimità delle sue composizioni in marilenghe una veste contemporanea e inedita.

Parte della produzione musicale di Zardini, nato a Pontebba nel 1869, è andata dispersa durante la guerra, ma restano una trentina di canti diventati simbolo della cultura friulana come La gnot d’avrîl, Il ciant de Filologiche,La stàjare, Serenade e, il più celebre di tutti, Stelutis Alpinis in cui un alpino morto nella Grande Guerra si rivolge alla propria sposa.

Il concerto è a ingresso libero. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso il Teatro Comunale “Benois De Cecco” di Codroipo.

 

Alba Nacinovich

Alba Nacinovich è diplomata in Jazz presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Ha compiuto parte degli studi presso l’ESMAE di Porto (Portogallo). Si è esibita in tutta Europa con artisti quali Glauco Venier, Scott Kinsey e la Joe Zawinul Legacy Band, Yazz Ahmed, Airelle Besson, Marcello Allulli, Francesco Diodati, Antonio Sánchez e Michael League su palchi prestigiosi quali l’Arena di Pola, la sede della Radio France di Parigi, il Porgy&Bess di Vienna e il Ronnie Scott’s Upstairs di Londra. Vince con il suo duo di musica elettronica The Hunting Dogs il premio Arezzo Wave 2019 come miglior gruppo emergente. Le loro colonne sonore entrano in selezione al David di Donatello ed il Festival del cinema di Roma. Figura nell’album “Suite per Pier Paolo Pasolini” di Glauco Venier e “The Port Of Life” di Žan Tetičkovič, vincitore del premio “Johnny Mandel 2017” dall’ASCAP americana.
Collabora con l’Euroradio Jazz Orchestra, l’ensemble di musica contemporanea Cantus di Zagabria, le Big Band delle Radiotelevisioni croata e slovena, l’Orchestra sinfonica del Friuli-Venezia Giulia nonché con il Teatro nazionale croato “Ivan de Zajc” di Fiume in veste di solista, attrice ed interprete di colonne sonore. Con il quartetto vocale Anutis dà voce all’installazione sonora “Sot Glas” commissionata per la 18° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Vince nel 2024 il premio “Status” al miglior strumentista jazz in Croazia, unico cantante ad essere mai stato ammesso in gara.

Dopo essersi diplomato in Organo al conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, Glauco Venier comincia la sua carriera jazzistica studiando presso importanti masterclass italiani e frequentando grandi maestri come Franco D’Andrea. Nel 1990 si trasferisce a Boston per studiare presso il prestigioso Berklee College of Music con il pianista Ray Santisi. Nello stesso anno pubblica anche il suo primo CD, dal titolo Finlandia. Costituisce poi il trio con Salvatore Majore e Roberto Dani. Inizia in quel periodo il lungo sodalizio con il trombettista Kenny Wheeler, con cui insieme a Norma Winstone ha formato un trio con cui ha registrato due album editi da Universal Music (Chamber Music) ed ECM (Distances, nominato nel 2008 come miglior album jazz vocale ai Grammy Awards). Un’altra collaborazione degna di nota è stata quella con Lee Konitz, contenuta nell’album Ides of March.
Ha eseguito concerti in Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Inghilterra, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Croazia, Russia, Belgio, Israele, Stati Uniti d’America, Australia, Argentina, Corea, Giappone e Cina. Ha inoltre registrato sue composizioni per Rai, BBC, ORF, WDR e altre radiotelevisioni russe, slovene e croate.

Giuliano Medeossi

Giuliano Medeossi, nato a Udine, è stato maestro sostituto al “Teatro dell’Opera” di Roma ove ha avuto modo di approfondire la conoscenza della tecnica vocale e del repertorio operistico, è stato chiamato a collaborare con la “University of North Texas” con la quale ha registrato “La Cambiale di Matrimonio” di G. Rossini e “La Traviata” di G. Verdi e con la “National Taiwan Normal University”. Tiene regolarmente masterclasses sulla direzione d’orchestra, è membro di commissioni giudicatrici in Concorsi nazionali ed internazionali, è stato docente di Formazione orchestrale e Direzione d’orchestra nei Conservatori di Udine, Castelfranco Veneto e presso il Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova. È attivo sia nel repertorio sinfonico (da J.S.Bach a G.Mahler e D.Shostakovich, sino a prime assolute di autori quali G.Manzoni, G.Bonato, B.Strobl, I.Petrić, ecc.), che operistico (Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, Menotti, ecc.), dirigendo in Italia (Roma, Bologna, Venezia, Cagliari, Trieste, Udine, Padova, ecc.) e all’Estero (Austria, Germania, Polonia, Stati Uniti, Russia, Kazakistan, Azerbaijan, ecc..). Ha registrato per varie stazioni radio-televisive Italiane e straniere, e per l’etichetta discografica Velut Luna, ha diretto e registrato in prima moderna la riedizione de “La Clemenza di Tito” di B. Galuppi ed “Il Don Chisciotte” di padre G.B. Martini.