Grado: venerdì all’Auditorium “La legge e l’amore”, omaggio a Biagio Marin dell’Associazione Grado Teatro

A 40 anni dalla scomparsa del poeta Biagio Marin, l’Associazione Grado Teatro rende omaggio al suo più illustre concittadino mettendo in scena uno dei suoi racconti più toccanti e delicati, Il Procuratore del Re, in uno spettacolo dal titolo La legge e l’amore. Il debutto è in programma, come di consueto, all’Auditorium Biagio Marin di Grado venerdì 14 marzo, con inizio alle 20.45. L’adattamento teatrale e la regia sono curati da Giorgio Amodeo, sul palco saliranno Tullio Svettini, Paolo Chiusso, Fulvio Clemente, Nausicaa Dell’Ara, Elisabetta Gaddi, Lucia Macor, Anna Scirè, Annamaria Tognon e lo stesso Amodeo. I costumi sono curati da Lucia Macor, le scene da Fulvio Clemente e le coreografie da Nausicaa Dall’Ara.

Lo spettacolo riprende uno dei più classici modelli teatrali, la contrapposizione tra le ragioni del cuore e quelle della ragione. A vivere questo scontro sarà proprio un uomo di legge, abituato nel suo lavoro ad amministrare la giustizia con severità e rigore, che, rientrato alla sua isola natale per motivi di salute, lentamente comprenderà come l’esistenza umana non può concentrarsi esclusivamente al lavoro, per quanto nobile e importante esso sia. Sarà proprio l’atteggiamento divertito e provocatorio delle persone che ritroverà una volta giunto nella vecchia casa di famiglia a insinuargli, in modo allegro e scherzoso, il dubbio che per sentirsi felici e realizzati non siano sempre prioritari i doveri. Il ritorno al paese di origine e ai semplici affetti domestici lo farà riflettere profondamente sul senso della sua vita e sulla sua impellente necessità di coltivare il sentimento dell’amore.

Nel 2022 l’Associazione Grado Teatro ha festeggiato i 35 anni dalla sua fondazione. Il debutto avvenne al teatro del Sans Souci con lo spettacolo Tasi Nino che no’ xe el momento di Editta Depase, proseguendo l’attività svolta dal Piccolo Teatro Città di Grado sin dal 1962. Da allora sono innumerevoli gli spettacoli in dialetto gradese, istro-veneto e in lingua italiana allestiti dalla compagnia recuperando testi di autori gradesi che hanno fatto la storia del teatro graisan: Danilo Onorio Dissette, Alberto Corbatto, Edy Tonon, Giacomo Zuberti e Antonio Boemo. L’autore maggiormente rappresentato è il gradese Giovanni Marchesan Stiata, definito non a caso l’“Eduardo” gradese per aver rappresentato attraverso i suoi innumerevoli lavori teatrali la realtà dell’Isola. Anche i versi e la prosa del poeta gradese Biagio Marin sono oggetto di serate letterario-musicali nei campielli del centro storico e di pièce teatrali. Tra i lavori messi in scena, oltre a La cisterna di Bruno Carra in ricordo dell’esodo giuliano-dalmata, anche diverse pièce teatrali di Tullio Svettini tra le quali anche le recenti Le anciughere, Le tabacchine e Le mondine di Fossalon e della Bassa Friulana assieme al regista, attore e autore Giorgio Amodeo. Grado Teatro porta avanti anche la tradizione del Teatro in piazza nel centro storico della città e mette in scena i suoi spettacoli anche in tutto il Friuli Venezia Giulia e nelle Comunità Italiane di Istria, Fiume, Isole del Quarnero e Dalmazia.