Latisana, flash mob davanti all’ospedale a difesa della sanità pubblica. ‘iniziativa promossa dall’associazione diritti del malato
Si è svolto questa mattina un presidio davanti all’ospedale di Latisana per protestare contro la politica sanitaria della regione che tende a privilegiare soluzioni “private”. Una sanità pubblica in Fvg che, secondo gli organizzatori della manifestazione, è letteralmente messa “sotto grave scacco” per il calo del personale che provoca liste d’attesa sempre più lunghe e disagi per i cittadini utenti. Per non parlare della soluzione prevista dalll’assessore alla salute Riccardo Riccardi che tende a far prevalere il ricorso sempre più massiccio ai servizi delle strutture private. Denuncia forte quella dell’Associazione diritti del malato, che partendo da Latisana chiede che nell’agenda politica regionale venga messa al primo posto la tutela del sistema sanitario pubblico. Gabriele Agrizzi dell’ Associazione dei diritti del Malato ai microfoni Rai è stato chiaro: “Quello che ci importa proprio è la difesa del cittadino che deve avere la possibilità di accedere ad una sanità gratuita soprattutto perché questo è il diritto alla salute”. Alla manifestazione hanno partecipato anche alcuni esponenti della minoranza in consiglio comunale di Latisana, che denunciano le criticità del progetto di rinnovamento che riguarda l’ospedale cittadino. A partire dallo spostamento del servizio delle dipendenze e del centro di salute mentale in sedi lontane dal comprensorio ospedaliero. Proprio oggi è sato reso noto dalal stampa nazionale il cosiddetto piano anti liste d’attesa del Governo nazionale, in particolare il quotidiano economico Il Sole 24 ore ha reso note le proposte del ministro della Salute Schillaci per ridurre le attese: tutto passerebbe attraverso azioni tese a convincere il personale medico e infermieristico pubblico a fare più ore con un aumento di paga e la detassazione degli straordinari, ma anche di fare più ricorso al privato e di istituire una Autorità nazionale che controlli l’organizzazione della sanità sul territorio mirando in particolare a combattere il fenomeno delle prescrizioni inutili di viste specialistiche. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, l’assessore alla salute Riccardi ha già dichiarato di essere “completamente d’accordo” con le proposte del ministro di centrodestra come del resto lui, a partire dall’abolizione del tetto di spesa per gli straordinari del personale, provvedimento che dopo l’impugnazione del precedente governo ha visto la Corte Costituzionale dare ragione alla giunta Fedriga. Inoltre, proprio in questi giorni, ha concluso Riccardi, è stato perfezionato l’accordo con Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, per un’analisi puntuale dell’appropriatezza delle prescrizioni. La sensazione è che si tratti più di fuffa che di sostanza.