L’Intelligenza artificiale rivoluziona sempre più il lavoro: Confindustria Alto Adriatico e sindacati insieme per governare il cambiamento

Nasce in Friuli Venezia Giulia, sottoscritto da Confindustria Alto Adriatico e organizzazioni sindacali, nel solco di una tradizione di rapporti di stretta e proficua collaborazione, ART.I.CO. – acronimo di Artificiale Intelligenza Comitato – organismo bilaterale del tutto inedito composto da tre rappresentanti sindacali e altrettanti datoriali, con obiettivi precisi: monitorare gli effetti dell’intelligenza artificiale nelle imprese, elaborare codici di condotta e promuovere percorsi formativi.
L’impatto tecnologico sta ridisegnando infatti gli scenari lavorativi, un quadro complesso che offre opportunità innovative ma solleva anche timori sulla trasformazione dei mestieri; un dato che colpisce, ad esempio, emerge da uno studio del Parlamento Europeo: il 14% dei posti di lavoro nei Paesi OSCE è a rischio automazione, mentre un ulteriore 32% potrebbe subire radicali metamorfosi. La nuova generazione di strumenti digitali minaccia ormai non solo mansioni ripetitive, ma anche ruoli cognitivi e creativi ad alta specializzazione. Nel territorio di pertinenza di CAA un sondaggio condotto da LEF – l’azienda digitale di San Vito al Tagliamento fondata dalla stessa Confindustria Alto Adriatico e da McKinsey & Company – rivela che il 58% delle imprese prevede un impatto significativo dell’I.A. nel proprio settore.
«La collaborazione tra imprese, lavoratori e sindacati è un valore fondamentale» ha detto Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, «per salvaguardare i diritti dei lavoratori e costruire percorsi di aggiornamento». Maurizio Marcon, Denis Dalla Libera e Ezio Tesan per CGIL CISL e UIL definiscono l’intesa «assolutamente innovativa», capace di comprendere e gestire gli impatti dell’Intelligenza Artificiale sull’organizzazione del lavoro.
L’accordo, ispirato proprio al Regolamento Europeo del 13 giugno 2024 – primo al mondo nel suo genere – punta a sviluppare meccanismi di controllo e innalzare il livello di alfabetizzazione digitale. Giuseppe Del Col, direttore operativo di CAA, sottolinea come la struttura dell’intesa ricordi quella che nel 2021 istituì la Scuola della Sicurezza, dimostrando la capacità del territorio di affrontare proattivamente le grandi trasformazioni. Un modello di dialogo sociale che guarda al futuro con consapevolezza e spirito collaborativo.​​​​​​​​​​​​​​​​