Migranti: Lenarduzzi (Pd), soprusi da Governo e Regione “Territori svuotati di servizi o considerati discariche. Intoccabile la città di Fedriga”
“L’atteggiamento del Governo e della Regione è stato fuori dei binari della correttezza istituzionale. La vicenda dell’hotspot di Jalmicco insegna che i cittadini possono contare e che gli Enti locali vanno rispettati. E rivela che su tutto le schermaglie di potere tra Lega e FdI pesano più dell’interesse delle comunità”. Lo dichiara Franco Lenarduzzi, sindaco di Ruda (Udine) e Coordinatore consulta Piccoli Comuni Anci Fvg, all’indomani della manifestazione di protesta contro l’hotspot nella frazione palmarina di Jalmicco. “Non è accettabile che le notizie su decisioni di tale impatto – continua il sindaco Lenarduzzi – siano fatte filtrare alla stampa senza che i sindaci siano nemmeno informati formalmente di quanto si sta decidendo sulle teste dei loro Comuni. Il ruolo della Regione è completamente venuto meno, anzi è fondato il sospetto che abbia silenziosamente contribuito alla scelta, e questo è gravissimo”. Per il sindaco di Ruda “il giudizio sulla Giunta Fedriga nella filiera attivata con il Viminale, vale a prescindere dal colore politico, anche se appare probabile che qualche sindaco ha avuto rassicurazioni, come quello di comuni ‘intoccabili’ come Trieste, la città di Fedriga e Roberti. Non commento il rifiuto del prefetto di ricevere il sindaco di Palmanova”. “La lotta contro l’hotspot non è Jalmicco o la Bassa Friulana contro la Regione o il Governo ma – precisa Lenarduzzi – un no a questa gestione disastrosa dell’emergenza migranti, al sopruso sui piccoli Comuni, all’abbandono di interi territori che di volta in volta sono svuotati di servizi o considerati discariche”.